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Verso la costruzione del nuovo Hotspot a Porto Empedocle, intervista al Prefetto di Agrigento 

Il Prefetto di Agrigento ha parlato ai microfoni di Grandangolo facendo il punto sulla costruzione del nuovo hotspot a Porto Empedocle

Pubblicato 2 anni fa



“Il fenomeno degli sbarchi autonomi è letteralmente raddoppiato rispetto agli anni passati e per questo il nostro impegno è massimo nel cercare di non gravare troppo su Lampedusa e alleggerire la pressione sull’hotspot”. Lo ha detto il Prefetto di Agrigento, Filippo Romano, questa mattina a Porto Empedocle ai microfoni di Grandangolo. Un impegno costante quello del Prefetto Romano che, insediatosi da poco meno di tre mesi, ha subito dovuto fare i conti con l’emergenza sbarchi: “Siamo impegnati incessantemente sul fronte trasferimenti. I migranti a Porto Empedocle non trovano una struttura adeguata. Negli scorsi giorni è stata aggiudicata la gara per la costruzione di un hotspot che sorgerà sotto contrada Caos. Sarà così possibile fornire una migliore accoglienza e un più sicuro trasporto. Uno dei problemi è rappresentato infatti dalla mancanza di autobus. Nella nuova struttura sarà possibile far sostare in tutta sicurezza i pullman che poi trasferiranno i migranti nelle varie destinazioni individuate dal Ministero dell’Interno.”

Il prefetto di Agrigento ha poi illustrato le soluzioni tampone prese in questo periodo in attesa del nuovo Hotspot: “Abbiamo chiesto e ottenuto disponibilità di altra area all’autorità portuale. Il palasport di Porto Empedocle rappresenta l’ultima carta da utilizzare qualora i numeri dovessero essere ancora più massicci ma speriamo di non utilizzarlo mai e nel caso dovessimo farlo vi saranno ospitati soltanto donne e bambini accompagnati dalla polizia di Stato senza che il flusso possa interferire con la normale vita cittadina.” 

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