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La Biblioteca Lucchesiana pronta a sostenere Agrigento capitale italiana della cultura 2025

di don Angelo Chillura

Pubblicato 10 mesi fa

Nel 2025, quando Agrigento vivrà l’Anno di Capitale italiana della Cultura, la Biblioteca Lucchesiana ricorderà i 260 anni dalla Fondazione, istituzione nata dalla mente illuminata e dal cuore generoso di Andrea Lucchesi Palli vescovo di Agrigento. Lucchesi Palli era un uomo di grande cultura (teologo e filosofo, intratteneva corrispondenza epistolare con le personalità più qualificate dell’Italia, fra cui Ludovico Antonio Muratori), ma anche appassionato collezionista di libri e di oggetti antichi (famosa la sua collezione di 1200 monete puniche, greche, romane …). La sua biblioteca privata, che conteneva numerosi e preziosi volumi, raccolti durante la sua vita, il 16 ottobre 1765, con atto pubblico davanti al notaio Giovanni Giudice, la donava al popolo agrigentino per la crescita umana e spirituale.

Era fortemente consapevole del valore della cultura nel processo di formazione dei cittadini e dei cristiani. Sono le idee che muovono la storia e il mondo. Sono le idee che danno risposte ai profondi interrogativi del cuore dell’uomo e un senso alla sua esistenza. Questo obiettivo lo troviamo in sintesi nella conclusione del regolamento che fece incidere su lapide: “non pagare nulla, esci più ricco e torna spesso”.

Luogo di incontro e di dialogo, può essere definita la Lucchesiana, facendo riferimento anche al criterio col quale Lucchesi Palli dispose i suoi libri di natura religiosa e di natura laica, che si fronteggiano specularmente, fede e ragione in continuo dialogo con l’obiettivo di conoscere la verità, e arrivare alla Verità. Dopo secoli travagliati e dopo le dolorose vicende del passato, la Lucchesiana in questi ultimi decenni sta vivendo un periodo luminoso perché sta realizzando la finalità voluta del vescovo fondatore, cioè essere un laboratorio culturale. L’attenzione alla custodia e alla fruizione dei libri è costante. Ma nello steso tempo, partendo anche dalle opere custodite in biblioteca, si offrono alla comunità occasioni di riflessione sulla realtà contemporanea.  In questa maniera la Lucchesiana si inserisce nel progetto riccamente articolato che sta programmando il comitato organizzatore dell’Anno della Cultura. La presenza e il contributo della biblioteca desidera collocarsi come un tassello in questo grande mosaico.

Sto chiedendo la collaborazione degli agrigentini, costituendo quanto prima un gruppo di lavoro, per programmare una serie di eventi, in preparazione al 2025. Facendo anche in modo che le Istituzioni della Città e della Provincia (scuole, associazioni, club …) manifestino una maggiore attenzione e un concreto sostegno alla Lucchesiana e che ognuno possa sentirla come “propria” (la titolarità “morale” della Lucchesiana spetta agli agrigentini, destinatari della donazione del Vescovo). Sono diversi le iniziative che vorremmo realizzare in questi mesi, in preparazione al 2025:

  • la figura e le opere di mons. Domenico De Gregorio
  • mostra e convegno sui testi di medicina custoditi in Lucchesiana
  • il rapporto tra fede e ragione nel contesto sociale contemporaneo
  • la ricerca di Dio in Pirandello
  • la religione, la Chiesa e i preti in Sciascia
  • convegni sulla mafia
  • mostra su Pirandello e la biblioteca del Fu Mattia Pascal
  • convegno sulla giustizia
  • la pubblicazione del catalogo dei manoscritti arabi custoditi in Lucchesiana

Il primo appuntamento programmato è per venerdì 29 settembre quando la Lucchesiana ospiterà Luciano Violante, già presidente della Camera.

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