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Nuovi incarichi per le “compagnie di giro”

Diego Romeo e Paolo Cilona conversano nella “Sicilia agrigentina”

Pubblicato 2 anni fa

È stato riconfermato il Cda della Dmo Distretto Turistico Valle dei Templi. Il riconfermato Consiglio di amministrazione è presieduto dal sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, ed è costituito, per la rappresentanza di parte pubblica, dal sindaco di Sant’Elisabetta, Domenico Gueli, vice presidente, e, per la parte privata, dall’amministratore delegato Fabrizio La Gaipa.

“Il Dmo Valle dei Templi è ormai considerato il braccio operativo degli enti pubblici ed in particolare del Comune di Agrigento. Lo confermano le spese  sostenute in occasione delle festività natalizie. Un modo per alleggerire le incombenze spettanti all’ente pubblico in materia di procedure concorsuali. Piacerebbe conoscere le finalità del Distretto, il numero dei soci, e soprattutto da dove attinge i fondi per i compiti statutari e di bilancio interno. Vengono meno i compiti diretti ed operativi degli assessorati comunali relativi al turismo, alla cultura, alla promozione. Sono i comuni a stabilire le linee di programmazione turistica o compete al Distretto? Il rendiconto finanziario approvato dal Dmo sarà ulteriormente attenzionato dagli amministratori pubblici che si trovano a far parte del Distretto?

Dopo mesi di attesa, finalmente designati, Cantone (Forza Italia) e Piparo (Fratelli d’Italia) come  nuovi assessori della Giunta Miccichè in sostituzione dei dimissionari Picarella e Lala.

“La prima cosa da sapere è il nome che subentrerà al consigliere  dimissionario Cantone per stabilire a chi dei parlamentari di Forza Italia è più vicino. Poi a leggere le deleghe assegnate si evince una conflittualità tra Cantone e Ciulla, attuale assessore alla Cultura. Si legge che Cantone è titolare di eventi di promozione economica settoriale e rapporto con le imprese turistiche. Il che entra a pieno titolo nella delega di Ciulla che è il titolare del Turismo e grandi eventi. E poiché Agrigento dovrà gestire al meglio il programma relativo al biennio 2024-2025 qualche problema di sicuro ci sarà stante che i due assessori sono di aree politiche diverse. La scelta delle dimissioni di Cantone e la nomina ad assessore  evidenzia la forza del gruppo che è capace di condizionare il governo della città. Si tratta di una aggiunta alla nomina dell’altro Cantone alla presidenza dell’Aica di una forte lottizzazione del potere. Siamo in presenza di due fratelli che si immolano sul piano politico per il bene pubblico. Non ci sarà così alcun ricorso riguardante la incompatibilità fra i due fratelli. Ecco perché si dice terra di Castore e Polluce”.

La rinascita delle provincie darà la possibilità di nuove occupazioni alle scalpitanti compagnie di giro?

“Ma certo. Con la nascita delle province e con il ripristino delle competenze ci saranno i soliti gruppi di potere che si inseriranno alla ricerca di nuove occupazioni ben oleate. Ad Agrigento la politica è fluida e coloro che muovono le fila sono sempre gli stessi. Guai ad ostacolare le conquiste da loro consolidate nel tempo. I partiti di governo (regionale e comunale) sono pronti ed attrezzati per fare quello che in atto da sempre fanno. La nuova provincia che nascerà dovrà recuperare il tempo perduto e dare una forte spinta alla viabilità e, soprattutto, all’edilizia scolastica, alle infrastrutture, e al rilancio di settori importanti come il turismo e la cultura. L’unico problema da sciogliere sarà quello del sistema elettorale preposto per l’elezione dei consiglieri ovvero se di prima o di secondo grado”.

Si pianifica già la vendita dei biglietti per i concerti d’estate. Quindi i giochi sono fatti per il nuovo abusivismo nella Valle dei templi?

“Non contano le suppliche dei visitatori, dei turisti, di tutti quelli che ritengono la Valle dei Templi luogo del mito e del silenzio. Un museo a cielo aperto, da contemplare e da ammirare senza dovere subire suoni di tromba, tamburi, batterie come in un Luna Park. Per non parlare dei gravi problemi attinenti ai parcheggi e alla viabilità. La presenza dei big della canzone nella piana di San Gregorio che vuol dire nelle vicinanze del tempio di Esculapio, della tomba di Terone, della Croce di ferro che indica il giorno della venuta del Pontefice Giovanni Paolo II, nell’area di grande richiamo storico non porta alcun beneficio alla città. Si tratterà di una massa di persone provenienti in gran parte dalla provincia e dall’Isola. Un modo per dire: mordi e fuggi. A nostro modo di vedere lo stadio Esseneto si presta meglio – rispettando ogni regola e legge –  con la possibilità di utilizzare il grande parcheggio di Piazzale Ugo La Malfa e le vie della zona. Per non parlare come abbiamo fatto, del Parco dell’Addolorata, costato centinaia di milioni di vecchie lire e oggi nell’abbandono”.

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