Cultura

Teatro della Posta vecchia: la satira “gentile” di Mary Cipolla e Alex  Elton

E'andato in scena l'apprezzato spettacolo “Donne du…du…due”

Pubblicato 6 mesi fa

Nei manuali che si rispettano sta scritto che la Corte di Cassazione ha dato una definizione giuridica di satira comemanifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di ‘castigare ridendo mores’, ovvero “di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene”. Ridere fa bene, anche nelle situazioni più difficili. Gli scienziati sono concordi nel riconoscere i molteplici benefici sul corpo e sulla mente di una risata: migliora la circolazione del sangue, aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari, tiene il cervello allenato, contrasta ansia e depressione e contribuisce alla salute del sistema immunitario. Ma soprattutto, migliora il rapporto con gli altri e con sé stessi, influenzando positivamente le relazioni di tutti i tipi. Da mezzo secolo ormai il Teatro della Posta vecchia è il tempio agrigentino della risata e della satira. Lo sanno benissimo  Ficarra e Picone che qualche decennio fa confessavano in una nostra intervista di scegliere sempre il teatro della Posta vecchia per il rodaggio del  loro nuovo spettacolo perché gli portava fortuna. Oggi ce ne accorgiamo tutti quanta fortuna abbia rallegrato il percorso di Ficarra e Picone che però stanno preferendo il cinema alle tavole di un palcoscenico e non certo mutando registro comico e satirico.  Eh già, perché scindere la risata dalla satira non è mai operazione che dia credito. Lo sapeva l’autore dell’editto bulgaro quanti danni collaterali apportavano satira e comicità. Vogliamo ricordare questo recente passato perché da qualche anno gli spettacoli di cabaret che passano sulla scena del Posta vecchia appaiono sempre più cauti anche se la professionalità della scuola palermitana di cabaret  viene sempre fuori indiscutibilmente. Per fortuna in tempi di stand-by che stiamo attraversando  la satira non accenna a estinguersi e abita soprattutto alcuni programmi televisivi, e viene  tenuta alta da Crozza, da Luca e Paolo, dai Guzzanti e da pochi altri. 

L’altra sera al Posta vecchia (teatro al completo) è andato in scena  “Donne du…du…due” di  (e con ) Mary Cipolla e Alex  Elton, due attrici con curricolo di tutto rispetto nell’”arte teatrale” come la chiamava Freud  e con uno spettacolo che tesseva battute soavi e femminilmente gentili, ammiccamenti sopraffini quasi timorosi di scomodare e turbare il pubblico che è sempre inclito. Ciononostante l’applauso faticava ad arrivare da un pubblico forse sorpreso da tanta gentilezza e che certo era tradizionalmente  aduso a stoccate volgarucce  se non proprio a pugni nello stomaco.  Onestamente però avanziamo il sospetto che Mary e Alex abbiano avuto ragione in tempi guerreschi  di pochissima ragione e non abbiano deliberatamente reso soffice il conseguente lutto della risata che dovremmo imparare a elaborare.

Foto di Diego Romeo

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