Alessia Russo, l’attaccante della nazionale inglese femminile dal sangue aragonese
La famiglia di Alessia Mia Teresa Russo, attaccante della nazionale inglese femminile che ieri ha battuto l’Italia, è originaria di Aragona
C’è anche un legame siciliano nella vittoria della nazionale femminile inglese sull’Italia: tra le protagoniste della squadra che ieri sera ha superato le Azzurre per 2-1 c’è Alessia Mia Teresa Russo, attaccante dell’Arsenal nata a Maidstone, nel Kent, ma di origini italiane. Suo nonno emigrò negli anni Cinquanta da Aragona, in provincia di Agrigento, e la famiglia ha mantenuto forti legami con le proprie radici.
Anche il padre, Mario, e il fratello, Giorgio, hanno giocato a calcio a livello amatoriale. Russo ha mosso i primi passi nel Charlton Athletic, passando poi al Chelsea – dove è stata anche capitano – e al Brighton. La svolta è arrivata con il trasferimento negli Stati Uniti, alla University of North Carolina, una delle accademie più prestigiose per il calcio femminile. Tornata in patria nel 2020, ha fatto la storia con il Manchester United segnando il primo gol della squadra femminile all’Old Trafford. Dopo il mancato rinnovo, ha firmato con l’Arsenal, con cui ha conquistato la Champions League nella scorsa stagione. La semifinale giocata ieri e la vittoria contro l’Italia.
Nonostante i pronostici favorevoli all’Inghilterra, l’Italia era passata in vantaggio al 33′ del primo tempo con un gol di Barbara Bonansea su assist di Sofia Cantore. Le Azzurre sono riuscite a mantenere il vantaggio fino al 96′, quando Michelle Agyemang, 19 anni, ha trovato il pareggio in mischia, come già accaduto nei quarti contro la Svezia. La sfida, durata ben 100 minuti, si è poi decisa all’ultimo minuto dei tempi supplementari, con il gol di Chloe Kelly su ribattuta dopo un rigore parato da Laura Giuliani. Alessia Mia Teresa Russo ha giocato per 85 minuti, mostrando tutto il suo talento e la sua esperienza nel guidare l’attacco inglese. È stata sostituita per stanchezza proprio all’85′, tra gli applausi del pubblico. Una sconfitta amara per l’Italia, ma in una serata che, curiosamente, porta con sé anche un pezzo di Sicilia