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Operazione antidroga Virgilio, tre donne al comando dei pusher: 11 arresti

Alcuni tossicodipendenti, considerati a rischio di insolvenza da parte degli spacciatori, sarebbero stati costretti a consegnare ai pusher la carta del Reddito di Cittadinanza

Pubblicato 1 anno fa



Una vasta operazione antidroga è stata condotta dai carabinieri a Marsala contro tre gruppi di spacciatori, in concorrenza tra loro, ciascuno guidato da una donna. Nel blitz sono stati impiegati carabinieri della locale compagnia, dello squadrone eliportato Cacciatori di Sicilia, del nucleo cinofili di Palermo Villagrazia e del 12^ reggimento carabinieri Sicilia.

Gli arrestati nell’operazione Virgilio, con la quale è stata smantellata la base di spaccio a Marsala, sono Arianna Torre, 43 anni, di Marsala; Alessia Angileri, 31 anni, di Marsala; Gisella Angileri, 37 anni, di Marsala; Giuseppe Caruso, 34 anni, di Palermo; Antonino La Mattina, 32 anni, di Palermo; Giovanni Parrinello, 32 anni, di Marsala; Pietro Lombardo, 31 anni, di Marsala; Alessio Cristopher Pantaleo, 34 anni, di Marsala; Andrea Nizza, 34 anni, di Marsala; Massimo Licari, 48 anni, di Marsala; Vito Alessio Allegra, 21 anni, di Marsala. Divieto di dimora a Marsala per Jessica Torre, 34 anni, di Marsala; Marilena Lungaro, 32 anni, di Mazara del Vallo. e Antonino Davide Di Girolamo, 42 anni, di Marsala.

L’ordinanza cautelare, emessa dal gip di Marsala su richiesta della procura, riguarda complessivamente 14 indagati (11 in carcere, 2 divieti di dimora nel comune di Marsala e un obbligo di dimora), accusati, a vario titolo, di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti (crack, eroina e cocaina), estorsione, riciclaggio di denaro e lesioni personali. Le indagini si sono concentrate nella piazza di spaccio nel quartiere popolare di “Sappusi”, alla via Virgilio. Secondo gli inquirenti, anche una giovane morta per overdose ad ottobre 2021 (cui è seguito il suicidio del compagno), si sarebbe rifornita in passato in quella “piazza di spaccio”.

Alcuni degli indagati sarebbero responsabili anche di estorsioni, lesioni personali e finanche di un tentato sequestro di persona per il recupero crediti da acquirenti che non pagavano le dosi acquistate. Lo stupefacente, che arrivava da Palermo attraverso corrieri che effettuavano viaggi su bus di linea, veniva tagliato (spesso grossolanamente) e ceduto all’interno delle abitazioni degli indagati, protette da sistemi di videosorveglianza per controllare l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine.

Alcuni tossicodipendenti, considerati a rischio di insolvenza da parte degli spacciatori, sarebbero stati costretti a consegnare ai pusher la carta del Reddito di Cittadinanza (fornendo i relativi Pin) in cambio di crack, eroina o cocaina. L’operazione antidroga scattata oggi a Marsala, con 11 arresti dei carabinieri, è stata resa possibile grazie anche alla collaborazione dei cittadini. Lo sottolineano gli stessi investigatori spiegando che la presenza degli spacciatori era stata segnalata su alcuni social network. Le denunce avrebbero confermato e integrato quanto già i Carabinieri stavano documentando con le loro attività di indagine.

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