Piatti tipici e ricette siciliane: cosa mangiare ad Agrigento
Quando si pensa ad Agrigento, la prima immagine che viene alla mente è senza alcun dubbio quella della Valle dei Templi: tra storia e archeologia, è pressoché impossibile non ricollegare immediatamente la cittadina nel sud della Sicilia con il contesto che l’ha resa famosa nel mondo. Le dominazioni greche, romane e arabe hanno infatti lasciato […]
Quando si pensa ad Agrigento, la prima immagine che viene alla mente è senza alcun dubbio quella della Valle dei Templi: tra storia e archeologia, è pressoché impossibile non ricollegare immediatamente la cittadina nel sud della Sicilia con il contesto che l’ha resa famosa nel mondo. Le dominazioni greche, romane e arabe hanno infatti lasciato sul territorio tracce e tesori di inestimabile valore, che hanno reso Agrigento e la sua distesa di templi dorici patrimonio dell’umanità.
Ma la città che ha dato i natali a Luigi Pirandello merita di essere visitata ed esplorata in tutta la sua interezza, anche da un punto di vista culinario. Non tutti, infatti, sanno che la Città dei Templi è particolarmente ricca di prelibatezze gastronomiche che, così come l’ambiente, risentono tantissimo delle influenze antiche. Vediamo dunque quali sono alcuni dei piatti tipici della cucina agrigentina, che consigliamo di gustare durante una visita tra le rovine e le colonne dei templi.
Taganu di Aragona
Servito tradizionalmente il sabato di Pasqua, il taganu di Aragona – paese in provincia di Agrigento – è una vera e propria chicca della cucina siciliana. Viene preparato all’interno di un piatto di terracotta (taganu o tianu, appunto) ed è composto da rigatoni o mezze maniche con ragù di carne, mescolati con uova sbattute, parmigiano e burro. Il tutto viene infornato fino ad ottenere una torta di pasta.
Cavatelli al cartoccio
Conosciuti anche come cavatelli all’agrigentina, rappresentano un primo piatto davvero gustoso e semplice da preparare. L’ingrediente fondamentale è la melanzana, che si taglia a cubetti e si frigge. Dopodiché vengono aggiunti pomodoro, basilico e ricotta salata per completare il condimento. Per servirli al cartoccio basta semplicemente trasferire il tutto in un foglio di alluminio e perfezionare la cottura in forno.

Maccu di fave
Come tante altre ricette deliziose tipiche di realtà culinarie diventate famose nel mondo con piatti fondamentalmente modesti, pensiamo ad esempio al chili o ai nachos, la cucina agrigentina presenta tra i suoi alimenti celebri e irrinunciabili alcuni dei piatti più poveri di tutta la gastronomia siciliana. Uno di questi è il maccu di fave ovvero la purea che si ottiene facendo cuocere le fave secche con uno spicchio di aglio. Si può consumare semplicemente così, come una crema, magari spalmata su crostini con l’aggiunta di un filo d’olio extravergine di oliva, oppure usare come condimento per un buon piatto di pasta.
Cuddiruni di Siculiana
Altro piatto povero ma particolarmente gustoso è il cuddiruni, ovvero la focaccia lavorata sapientemente a mano e farcita con patate, pomodoro e cipolla, nella sua variante più famosa.
Stigghiola
Servito soprattutto nelle bancarelle disseminate per le strade della città, la stigghiola è un piatto a base di budella di agnello o capretto. Viene arrostito in presenza, in particolare durante le ore serali, e servito arrotolato e infilzato con uno spiedino, condito soltanto con sale, prezzemolo e limone.
Polpette di sarde
Tra i piatti tipici della Sicilia, largamente diffusi pure ad Agrigento, è impossibile non menzionare le polpette di sarde, anche queste consumate spesso come street food. Le sarde vengono mischiate al pangrattato, alle uova, all’uva passa e ai pinoli, fino a formare delle polpette che poi vengono fritte. Alcune varianti prevedono anche l’aggiunta di pomodoro oppure cipolle e salsa agrodolce.
Minestra di San Giuseppe
Chiamata anche macco di San Giuseppe, è sostanzialmente una zuppa di legumi che comprende fagioli, fave, lenticchie e ceci, con l’aggiunta di carote, cardi, cipolle, sedano e bietole. La preparazione di questa minestra è oramai molto personale, perciò ne esistono diverse varianti a seconda della presenza o meno di determinati ingredienti, dalle verdure alla pasta. Come si può intuire dal nome, questo piatto si offriva tradizionalmente ai poveri il 19 marzo.
U pitaggiu
E per chiudere questa carrellata di piatti tipici di Agrigento, non può mancare il pitaggio: contorno a base di fave, carciofi e piselli, preparato come una zuppa ma usato anche come accompagnamento, ad esempio per il riso, o come base vegetale per una frittata.