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Colpo al clan Rizzuto di Cattolica Eraclea, pentito svela 6 omicidi: preso anche il boss Leonardo

In manette, oltre al padrino Leonardo Rizzuto, anche altri due mafiosi di Cattolica Eraclea. Fatta luce su 6 omicidi (anche quello dell’agrigentino Lorenzo Lo Presti)

Pubblicato 2 ore fa

FOTO: RADIO-CANADA / SIMON-MARC CHARRON. Non meno di due mesi fa era tornato a Cattolica Eraclea e la sua presenza non era certamente passata inosservata come del resto il suo nome: Rizzuto. Il clan – partendo proprio dal paese dell’agrigentino – è arrivato al vertice della mafia canadese, dominando per quasi mezzo secolo la criminalità organizzata nel nord America e non soltanto. Prima con il nonno Nicolò e poi con il padre Vito, il capo dei capi. L’impero criminale dei Rizzuto – però – potrebbe oggi essere arrivato al tramonto.

La polizia di Montreal ha eseguito una maxi operazione contro la famiglia originaria di Cattolica Eralcea grazie soprattutto alle dichiarazioni di Frédérick Silva, ex killer del clan Rizzuto, che ha deciso di collaborare svelando 6 omicidi e una ventina di agguati non compiuti. Si sono aperte così, di nuovo, le porte del carcere per Leonardo Rizzuto, secondogenito di don Vito, ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Montreal. In manette, oltre al padrino Leonardo Rizzuto, anche i cattolicesi Vito Salvaggio, 50 anni, Nicola Spagnolo, 50 anni (entrambi hanno accompagnato Leonardo Rizzuto nell’ultimo viaggio a Cattolica Eraclea a Pasqua), Davide Barberio, 45 anni, Michel Cliche, 54 anni, Pietro D’Adamo, 54 anni, Patrick Gilbert, 51 anni, Daniele Guarna, 45 anni, Jean-Richard Larivière, 57 anni, Darius Perry, 27 anni, Stefano Sollecito, 57 anni, Sono invece riusciti a scappare, e sono ricercati, Sacha Krolik, 56 anni, Pierry Philogène, 38 anni, Mario Sollecito, 54 anni, Giampietro Tiberio, 52 anni, Jean-Ismaël Zéphir, 48 anni. Le accuse sono pesantissime.

Il pentito ha rivelato le trame dietro una mezza dozzina di omicidi, tutti orchestrati dal clan Rizzuto: Lorenzo Lo Presti, di Cattolica Eraclea, ucciso a colpi di arma da fuoco il 25 ottobre 2011 mentre si trovava in piedi su un balcone al primo piano a borgo di Saint-Lauren; Domenico Facchini, calabrese, ucciso il 21 dicembre 2012. L’uomo avrebbe commesso l’errore di ritenere il regno di don Vito al tramonto non facendo i conti con la vendetta del clan. E ancora, i membri degli Hells Angels, fazione che si opponeva al clan Rizzuto, Vincent Lamer ucciso il 3 novembre 2017, Sébastien Beauchamp, freddato il 20 dicembre 2018 in una stazione di servizio, Gaétan Sévigny, ucciso il 17 ottobre 2019 davanti casa della fidanzata e Charles-Olivier Boucher-Savard, ammazzato a colpi di pistola nel 2021. Leonardo Rizzuto, insieme al suo braccio destro Stefano Sollecito, è accusato anche di aver cospirato gli omicidi di potenti boss mafiosi: Giuseppe Renda (anche lui di Cattolica Eraclea), Moreno Gallo (calabrese, un tempo alleato dei Rizzuto, ucciso ad Acapulco a tre anni esatti dall’omicidio di Nick Rizzuto), Antonio Vanelli, Joseph Di Maulo (calabrese, ucciso da un cecchino), Salvatore Montagna (reggente della famiglia Bonanno, trovato morto in fiume nel 2011) e Antonio Pietrantonio (alias Tony Suzuki, ex guardaspalle dei Rizzuto) e del boss Raynald Desjardins, capo degli Hell Angels.

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