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Equo Compenso, gli ingegneri di Agrigento: “sfruttare i numerosi finanziamenti pubblici”

La nota del presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Achille Furioso

Pubblicato 5 mesi fa

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento ha trasmesso agli Enti Territoriali della provincia una nota per ribadire la necessità e l’urgenza di procedere senza indugio nella redazione dei progetti e degli atti di gara finalizzati a sfruttare i numerosi fondi a disposizione. La rapidità, l’efficacia, la fiducia, il risultato sono tutti principi a cui si ispira il nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Sarebbe dannoso e inopportuno tergiversare sull’importo dei servizi di ingegneria e architettura da inserire nel quadro economico del dato progetto da mandare in gara. Visto il particolare momento storico, caratterizzato dalla necessità di sfruttare al massimo i fondi pubblici, a cominciare da quelli del PNRR, in attesa di successivi interventi del Ministero previsti dalla legge e di eventuali future indicazioni, si ritiene opportuno richiamare l’attenzione sulla legge n.49/23 e sul rispetto dell’Equo Compenso. L’attuale normativa limita negli affidamenti pubblici la possibilità, per le Stazioni Appaltanti, di richiedere e, per i professionisti, di presentare scontistiche alla sola componente “spese forfettarie” (definite ai sensi dell’art. 5 del D.M. 17 giugno 2016) delle parcelle professionali, non potendosi ammettere ribassi alla componente “compenso, pena la violazione delle disposizioni in tema di equo compenso e l’attivazione dei conseguenti provvedimenti. Con la stessa nota l’Ordine degli Ingegneri ha richiamato, altresì, l’Atto del Presidente dell’ANAC del 25 ottobre 2023 (fasc. n.4146/2023) che precisa che la scelta dell’amministrazione di accorpare i livelli di progettazione non può riverberarsi negativamente sui compensi spettanti al progettista.

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