Agrigento

Agrigento, rinvenuto ipogeo, probabilmente utilizzato come rifugio antiaereo in seconda guerra mondiale

Con i lavori di ispezione, già  precedentemente avviati dal Genio Civile,  è stato rinvenuto  un ipogeo non ancora catalogato sotto la via Atenea, di fronte alla Chiesa di San Giuseppe. “Le telecamere, introdotte attraverso un foro praticato sul bordo di via Atenea, hanno rilevato la volta dell’ipogeo ad una profondità di m.5,80 e mostrano chiaramente […]

Pubblicato 5 anni fa

Con i lavori di ispezione, già  precedentemente avviati dal Genio Civile,  è stato rinvenuto  un ipogeo non ancora catalogato sotto la via Atenea, di fronte alla Chiesa di San Giuseppe.

“Le telecamere, introdotte attraverso un foro praticato sul bordo di via Atenea, hanno rilevato la volta dell’ipogeo ad una profondità di m.5,80 e mostrano chiaramente una cavità ben definita, dell’altezza di m.1,60, che probabilmente si riallaccia o si riallacciava all’ipogeo già esistente sotto la chiesa di San Giuseppe. Le immagini catturate dalla telecamera fanno pensare che l’ipogeo ispezionato sia stato molto probabilmente utilizzato quale rifugio antiaereo, durante la seconda guerra mondiale. Infatti, su una delle pareti dello stesso ipogeo, è ben visibile una fila di chiodi, che presumibilmente sosteneva punti  di illuminazione sotterranea” ,ha dichiarato il capo del  Genio Civile, Rino La Mendola.

Nel frattempo, è stato pubblicato, sul sito web dell’Ufficio del Genio Civile,  l’Avviso, con il quale il Dirigente dell’Ufficio Rino La Mendola, ha invitato i cittadini che siano a conoscenza di imbocchi alla rete ipogeica, che attraversa il sottosuolo agrigentino, ad  oggi non accessibili o sconosciuti, anche se ricadenti su proprietà privata, ad informare il tavolo tecnico, entro il prossimo 19 giugno, inviando una mail all’indirizzo ipogeiag@gmail.com.

Decolla dunque la prima fase dei lavori, che vedrà, sino al prossimo 31 luglio, il tavolo tecnico impegnato in una serie di verifiche ed accertamenti sul territorio agrigentino, al fine di individuare gli accessi agli ipogei non ancora catalogati, che saranno riportati su carta georeferenziata, completando i lavori già avviati nel 2010, con i quali erano stati già censiti ed inseriti in mappa 147 imbocchi alla rete ipogeica. 

Nei prossimi giorni, i lavori di ispezione, portati avanti dal tavolo, si concentreranno proprio nella zona della Chiesa di San Giuseppe, per valutare la soluzione migliore per accedere all’ipogeo rinvenuto dalle telecamere.

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