Allarme a Grotte, qualcuno si “diverte” ad avvelenare cani e gatti randagi
Una pratica spregevole che ha destato molta indignazione nella piccola comunità dell’agrigentino
Da diverse settimane a Grotte c’è qualcuno che si “diverte” ad avvelenare cani e gatti randagi. Una pratica spregevole che ha destato molta indignazione nella piccola comunità dell’agrigentino. Sono già diversi i casi segnalati e gli animali, purtroppo, deceduti.
L’ultimo episodio in ordine di tempo risale a qualche giorno fa dove, fortunatamente, il malvivente non è riuscito a completare l’opera. Tre cuccioli di meticcio, dopo aver ingerito del cibo avvelenato, sono stati salvati da alcuni cittadini e trasferiti in una clinica veterinaria a Caltanissetta. Gli abitanti del paese adesso chiedono un intervento risolutivo con l’individuazione del criminale dietro a questi atti.
LA NOTA DEL SINDACO DI GROTTE, ALFONSO PROVVIDENZA
“Il Comune ha prontamente attivato le procedure previste dai protocolli e quindi dalla normativa vigente: sono intervenuti i Carabinieri e la Polizia locale. Appena arrivata la segnalazione del sospetto avvelenamento, è stato anche avvertito il responsabile dell’ASP competente per territorio e un veterinario privato al quale è stata rappresentata la disponibilità del Comune al pagamento della prestazione veterinaria e dell’eventuale ricovero presso una clinica veterinaria. Come suggerito dall’ASP, dice il sindaco Provvidenza, è stata attivata la pronta di disponibilità di due operai comunali per l’eventuale trasporto delle carcasse (in caso morte che fortunatamente non c’è stata) presso il laboratorio di Canicattì. Infine, è stato allertato il centro convenzionato con il Comune per il prelievo e la cura del cane e dei cuccioli. Il tutto nel rispetto della legge e dei tempi necessari per l’intervento. Il Comune ha sempre condannato comportamenti di crudeltà verso gli animali e sempre lo farà. Attualmente sono diversi i cani ospiti a spese del Comune presso un centro autorizzato, così come le ordinanze di re-immissione dei cani nel territorio, sempre nel rispetto della legge vigente. Dispiace vedere commenti di persone impreparate e faziose che, peraltro, oltre a fare foto e false dichiarazioni sui social nulla hanno fatto per queste povere creature, se non lamentarsi da una settimana per il fastidio recato nel quartiere dall’abbaiare dei cani, fermo restando che gli animali non erano randagi ma chiaramente mansueti e provenienti da accudimento di soggetti privati e successivo abbandono. Un ringraziamento, invece, continua il primo cittadino, ad alcuni cittadini che con vero amore e dedizione si sono preoccupati della salute degli animali coinvolti. Il principio di sussidiarietà dovrebbe essere un cardine della società. Molti altri operano, infatti, in silenzio e per il vero bene dei nostri animali. Per quello che ci riguarda, nel rispetto delle competenze assegnate dalla legge e del principio del buon senso e dell’amore per gli animali che contraddistingue l”amministrazione e la stragrande maggioranza dei cittadini grottesi, continueremo a lavorare come sempre fatto. E’ appena il caso di ricordare che, naturalmente, le forze dell’ordine porranno in essere tutti gli atti consequenziali (indagini, denunce, ecc…) come sempre fatto”, ha concluso nella nota il sindaco di Grotte facendo chiarezza sull’operato dell’amministrazione e sulla vicenda.