Ecomafie, Morrone: “il pistacchio di Raffadali eccellenza da tutelare”
La delegazione ha incontrato nel loro tour nell'agrigentino il presidente e direttore del Consorzio di Tutela del Pistacchio di Raffadali D.O.P
Una delegazione della ‘Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’, composta dal presidente on. Jacopo Morrone e dai commissari on. Eliana Longi (FdI), sen. Pietro Lorefice (M5S), sen. Luigi Spagnolli (Aut ) e on. Calogero Pisano (NM), con Calogero Frenda e Salvatore Gazziano, hanno incontrato nel loro tour nell’agrigentino il presidente e direttore del Consorzio di Tutela del Pistacchio di Raffadali D.O.P..
“Abbiamo avuto modo di apprezzare questo prodotto dalle straordinarie proprietà organolettiche – commenta il presidente Morrone – che distinguono il pistacchio di Raffadali dalle produzioni estere che, con costi stracciati, puntano a fare concorrenza sleale. Qui sta il vero nodo della questione che riguarda la tutela del Made in Italy: il pistacchio di Raffadali è un prodotto di nicchia, di grande qualità ma poco noto, il Consorzio, ovviamente di dimensioni piccole, non riesce a reggere i costi dei controlli nei confronti della concorrenza sleale declinata su più piani. Ha comunque avuto un’idea brillante: sulle confezioni è stato apposto un QR code che porta al passaporto del Pistacchio di Raffadali garantendone l’autenticità. Appare comunque evidente dalle visite effettuate durante le missioni in consorzi e aziende di prodotti D.O.P. e I.G.P. e di eccellenze ‘Made in Italy’ che serve mettere in rete richieste e problematiche sollevate dai produttori per trovare soluzioni ai rischi della contraffazione e della concorrenza sleale”.
L’incontro è avvenuto alla ‘Villa Athena Farm’, azienda consorziata della famiglia D’Alessandro, rappresentata dal general manager Roberto Principato.