Lampedusa, deposito carburante sequestrato: “Valutare sostituzione presidente Ast”
Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa
“La vicenda del sequestro dell’impianto di carburante dell’aeroporto di Lampedusa sta diventando insostenibile. Chiedo al presidente della Regione Nello Musumeci, anche alla luce della recente presa di posizione dell’Enac, di valutare la posizione del presidente dell’Ast Aeroservizi, società regionale che gestisce lo scalo”. Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa.
L’impianto di carburante è stato posto sotto sequestro nelle scorse settimane da parte della Procura di Agrigento. Il 22 giugno un aereo della Vueling è rimasto bloccato sull’isola per diverse ore. In merito a questo episodio, il 26 giugno l’Enac ha diramato un comunicato stampa nel quale, oltre a ribadire che tutte le compagnie aeree erano state informate, attraverso un ‘Notam’, della necessità di rifornire già in partenza i velivoli diretti a Lampedusa con il carburante necessario per la tratta di ritorno, ha anche “stigmatizzato la ricostruzione dei fatti rilasciata dal presidente di Ast Gaetano Tafuri agli organi di stampa dato che – si legge nella nota dell’Enac – la titolarità del deposito di carburante è in capo ad Ast Aeroservizi già dal 2015″.
“Lampedusa e Linosa vivono essenzialmente di turismo – aggiunge il sindaco Martello – è inaccettabile che in piena stagione estiva, proprio in un momento in cui l’economia sta ripartendo dopo gli effetti del lockdown dovuto al Covid, l’aeroporto della nostra isola non possa garantire tutti i servizi necessari alla piena funzionalità della struttura. Chiedo, dunque, un intervento diretto del presidente Musumeci per valutare con la massima attenzione l’operato dell’Ast Aeroservizi e le eventuali responsabilità del presidente Gaetano Tafuri e, se necessario, provvedere alla sua sostituzione”, conclude il primo cittadino.