Agrigento

“Leopardi e il suo mondo” in mostra al Liceo Empedocle

Questo libro vuole soddisfare le tante curiosità sull’uomo Leopardi

Pubblicato 2 anni fa

Per conoscere un’anima, l’uomo, le sue città, gli amici, gli amori,  Stefano Certa e Angela Marchica hanno scritto un libro (annunciato l’anno scorso in una intervista a Grandangolo) che sarà  presentato sabato prossimo  presso il liceo Empedocle insieme ad una mostra esclusiva di documenti inediti trovati.

Questo libro vuole soddisfare le tante curiosità sull’uomo Leopardi, approfondire la conoscenza di ‘Giacomo’, farlo “parlare” attingendo dal suo epistolario e dai suoi scritti. Non il poeta o il pensatore, dunque, ma il bambino, l’adolescente, l’uomo Giacomo, fisicamente fragile e sofferente.

La biografia consta di 774 pagine ed è corredata da più di 240 immagini di persone e luoghi da lui frequentati, di cui più della metà a colori. Molti dei documenti presentati sono inediti o rari.

Le numerose immagini, contenute nel libro, aiutano il lettore ad instaurare un più intenso rapporto emozionale con il poeta.

Il libro presenta una corposa sitografia e un originale Indice dei Nomi, nel quale ogni nome è accompagnato da una breve descrizione.

Sono presenti numerose brevi biografie delle persone che frequentarono Giacomo Leopardi: familiari, amici, letterati, scienziati, le donne e gli amori.

Particolare attenzione è stata dedicata ai genitori Monaldo e Adelaide e ai loro rapporti con i figli, in particolare con Giacomo.

La figura di Monaldo risulta, per certi versi, diversa da quella tradizionalmente rappresentata di un uomo retrogrado e meschino.

La figura di Adelaide viene descritta in modo approfondito, come pure i suoi rapporti con i familiari, la sua “missione” di risollevare le sorti economiche della famiglia, la sua rigidità, quasi freddezza, nei confronti dei figli.

Un discorso a parte merita la figura di Paolina Leopardi, unica sorella del poeta, spesso trascurata nelle biografie del fratello. Dalla breve biografia, stilata dagli autori, si scopre anche che aveva una grande cultura; fu, infatti, traduttrice e scrisse articoli su giornali, tanto da poter essere considerata una delle prime giornaliste italiane. Nel volume sono stati presi in esame, in ordine cronologico, i vari aspetti della vita dell’uomo Leopardi, a partire dalla presenza dei nonni, zii e cugini, i rapporti con i genitori e i fratelli. Con particolare cura è stata descritta la famosa Biblioteca in cui il poeta passò tanti anni a studiare e a scrivere.

Sono state, inoltre, descritte le conoscenze scientifiche e matematiche di Giacomo, nonché la sua attitudine al disegno; aspetti, questi, spesso trascurati in molte sue biografie. A soli 15 anni, infatti, Leopardi scrisse una valida storia dell’Astronomia, disciplina da lui definita “la più sublime, la più nobile tra le fisiche scienze”. A circa 12 anni disegnò a china due ritratti, di notevole pregio, di santi a cui era devota la famiglia, conservati nella biblioteca di casa Leopardi a Recanati e riportati nel libro. La famosa “fuga” da Recanati è stata ricostruita seguendone in modo cronologico la programmazione, l’attuazione, il fallimento. Nel volume sono stati inseriti un rarissimo, e quasi sconosciuto, ritratto di una giovanissima Paolina Ranieri, sorella minore di Antonio e la foto della sua statua in gesso.

Dalla sua breve biografia si evince che non fu una semplice badante ma una giovane di una certa cultura, dotata di una particolare predisposizione all’altruismo che assistette con dedizione il poeta fino alla morte. Dopo la morte di Leopardi, oltre a dedicarsi al fratello Antonio, si impegnò nel sociale, raccolse denaro durante la spedizione garibaldina del 1860 per finanziare l’assistenza ai feriti, si occupò di asili infantili e di centri di accoglienza per bambini bisognosi.

Le vicende che hanno accompagnato la morte di Leopardi, e le ore immediatamente precedenti e successive, sono state descritte con dovizia di particolari in capitoli dedicati all’argomento. Gli autori hanno rintracciato notizie storiche relative al medico che firmò il controverso certificato di morte di Leopardi. Le notizie trovate hanno permesso agli autori di ricostruirne una breve biografia corredata da una foto e da alcuni dati finora inediti.

Leopardi fu temuto e sorvegliato dalle polizie di tutte le città in cui si è trovato a vivere per lungo o breve tempo e gli autori hanno descritto le cause di questa situazione che impedì al poeta, fra l’altro, la pubblicazione del periodico Lo spettatore fiorentino e la possibilità di dare lezioni a Napoli.

Sono state narrate anche le vicende della ricerca di un impiego a cui Leopardi aspirava per ottenere la tanto sospirata indipendenza economica, che purtroppo non ottenne mai.

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