Cultura

Oltre 1500 spettatori alla cerimonia di premiazione del XX Premio “Giuseppe Tomasi di Lampedusa”

La manifestazione si concluderà questa sera con la Serata enogastronomica "La Cucina del Gattopardo"

Pubblicato 3 ore fa

Oltre 1500 spettatori hanno assistito ieri sera a Santa Margherita di Belìce alla cerimonia di premiazione del XX Premio Letterario Internazionale “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” assegnato quest’anno dalla giuria presieduta da Salvatore Silvano Nigro ad Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice per il saggio “Operazione Gattopardo. Come Visconti trasformò un romanzo di destra in un successo di sinistra” edito da Feltrinelli. Nel corso della serata di gala, condotta da Nino Graziano Luca che ne ha curato anche la regia e dall’attrice e regista Giusi Cataldo, sono intervenuti, tra gli altri, l’attrice Violante Placido, che ha interpretato brani tratti dall’opera di Tomasi di Lampedusa “Il Gattopardo”; il regista Tom Shankland e l’attrice Roberta Procida, protagonisti della nuova serie Netflix “Il Gattopardo”; e il tenore Piero Mazzocchetti, che ha offerto al pubblico un omaggio musicale. 

Il Premio Letterario Internazionale è inserito all’interno del Festival di Gattopardo che si conclude questa sera con la Serata Enogastronomica dedicata a “La Cucina del Gattopardo”, un momento di convivialità che vedrà nuovamente la collaborazione del Maestro Nicola Fiasconaro, già vincitore del Premio come eccellenza siciliana nel mondo, con il suo straordinario “Trionfo di Gola del Gattopardo”. Durante la serata una brigata di pasticcerie del territorio, formata da lady chef realizzeranno una mega “cassata siciliana” insieme a mini “trionfi di gola” da far degustare al pubblico. La tavola del Gattopardo ha ottenuto il riconoscimento di Ambasciatrice dell’Identità Territoriale. Un riconoscimento legato al percorso culturale “Borghi Genius Loci De.Co.”, che valorizza i luoghi e le tradizioni dei territori. Nella stessa serata sarà inaugurata anche l’Enoteca del Gattopardo all’interno del secondo Cortile del Palazzo Filangeri di Cutò, in collaborazione con l’ente Strada del Vino delle Terre Sicane

Soddisfazione per il successo della manifestazione è stata espressa dagli organizzatori della manifestazione.

“Il Premio Letterario Tomasi di Lampedusa per noi rappresenta molto più di un appuntamento culturale – dichiara il Sindaco di Santa Margherita di Belìce, Gaspare Viola -. In un momento come quello che stiamo attraversando la cultura e il dialogo rappresentano infatti il migliore antidoto a quello che sta accadendo a Gaza e in Ucraina e che non può lasciarci indifferenti. L’attenzione al Premio e all’Officina del Racconto dedicata ai giovani narratori del territorio esprimono inoltre, il valore che attribuiamo alla letteratura e al patrimonio culturale. Noi siamo in qualche modo ciò che leggiamo.”

“Oggi celebriamo un traguardo straordinario – aggiunge l’Assessore Comunale al Turismo, allo Spettacolo, alla Promozione Territoriale e ai Rapporti Istituzionali Deborah Ciaccio -, vent’anni di un Premio che ha saputo trasformarsi in visione, in identità condivisa, in motore culturale e turistico. Il Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa è divenuto nel tempo un faro nel panorama letterario nazionale e internazionale. Il nostro impegno continua, con la consapevolezza che la cultura non solo racconta chi siamo, ma apre strade nuove, crea comunità, genera sviluppo. Il Premio Tomasi di Lampedusa è un atto d’amore verso la parola scritta, verso la nostra terra, verso la bellezza.”

Per la Coordinatrice dell’Istituzione “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” Arch. Margo Margherita Cacioppo: “La memoria è un tesoro da custodire, e attraverso il racconto possiamo dare voce a esperienze, emozioni e insegnamenti che meritano di essere condivisi. Sono certa che L’Officina del Racconto legata al prestigioso Premio Internazionale Tomasi di Lampedusa, da qui agli anni che verranno, possa rappresentare un valore aggiunto per il percorso educativo delle nostre nuove generazioni, nel segno di Tomasi, che proprio a Santa Margherita di Belìce ha vissuto la sua infanzia e gran parte della sua vita.”

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