Sciacca

Ospedale di Sciacca, convocata commissione su Stroke Unit

Condividendo le preoccupazioni espresse da più parti in merito al fatto che l’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca non sia stato individuato come Stroke Unit di I livello nella nuova Rete ospedaliera siciliana, la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo ha incontrato ieri pomeriggio d’urgenza l’assessore per la Salute Ruggero Razza. Quando […]

Pubblicato 4 anni fa

Condividendo le preoccupazioni espresse da più parti in merito al fatto che l’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca non sia stato individuato come Stroke Unit di I livello nella nuova Rete ospedaliera siciliana, la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo ha incontrato ieri pomeriggio d’urgenza l’assessore per la Salute Ruggero Razza.

Quando ci si parla di stroke unit ci si riferisce a ospedali che possiedono al loro interno dei posti letto dedicati alla degenza e alla riabilitazione delle persone colpite da ictus. Ciò che però realmente contraddistingue un reparto del genere è l’equipe che si occupa della parte interventistica. Una stroke unit perfettamente funzionante dovrebbe avere a disposizione medici interventisti e neuroradiologi 24 ore su 24.

L’assessore, facendo proprie le preoccupazioni e le richieste che arrivano dal territorio, ha convocato per martedì prossimo la commissione tecnica regionale rete Stroke che ha elaborato i PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) per comprendere quali siano le valutazioni tecniche che hanno portato ad eliminare dall’ospedale di Sciacca la Stroke di I livello.

“La questione – ha dichiarato Margherita La Rocca Ruvolo – sarà quindi sottoposta all’attenzione della commissione per una ulteriore valutazione tecnica che tenga conto dell’importanza che la Stroke Unit riveste per l’ospedale di Sciacca dotato di una neuroriabiltazione e di una radiologia h24. Auspico che i commissari possano rivedere la loro decisione dopo una più approfondita valutazione, sono fiduciosa che si possa rimediare”.

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