Ponte Morandi, Di Rosa: “la città soffre, Anas cosa aspetta ad iniziare i lavori?”
“Dopo i nulla osta della soprintendenza e del genio civile, cosa aspetta Anas ad iniziare i lavori di messa in sicurezza ed aprire il secondo tratto del Ponte Morandi?”, questa la denuncia del Movimento Mani Libera coordinata da Giuseppe Di Rosa. “Ma chi amministra Agrigento non si rende conto che la Città soffre e chi […]
“Dopo i nulla osta della soprintendenza e del genio civile, cosa aspetta Anas ad iniziare i lavori di messa in sicurezza ed aprire il secondo tratto del Ponte Morandi?”, questa la denuncia del Movimento Mani Libera coordinata da Giuseppe Di Rosa.
“Ma chi amministra Agrigento non si rende conto che la Città soffre e chi ha attività economiche nella parte bassa(Via Manzoni, Via Dante, Via XXV Aprile, Via Callicratide etc etc) sta rischiando davvero di chiudere “Bottega” ? Come si può gioire per una rotonda quando di fatto l’Anas penalizza Agrigento ritardando l’apertura del Ponte PETRUSA, delle Gallerie Spinasanta e non manutiene le strade di sua pertinenza per Come dovrebbe?
Come può un sindaco gioire per la revisione di una rotonda che non serve a niente ed a nessuno ed invece tutta la città nel frattempo soffre le problematiche inerenti la viabilità principale gestita da Anas ?
I lavori di ripristino della sicurezza del PONTE MORANDI DI AGRIGENTO, continua Di Rosa, finanziati da tempo, che dovevano iniziare già dal mese di Febbraio scorso, che si diceva erano fermi per qualche Nulla Osta che doveva essere rilasciato dalla SOPRINTENDENZA DI AGRIGENTO, adesso che i Nulla Osta ci sono, cosa si aspetta?
Possibile che nessuno al comune(sindaco, Presidente del consiglio, Assessori, Consiglieri di maggioranza o di opposizione) ha interesse a tutelare i commercianti che da anni devono subire LA CHIUSURA DELLA PIU’ IMPORTANTE ARTERIA DI COLLEGAMENTO AGRIGENTINA, che di fatto ha cambiato totalmente anche le dinamiche del commercio nella nostra città e nella intera provincia ?
Cosa c’è dietro?
Le interruzioni alla circolazione stradale e le modifiche alla viabilità ad Agrigento, non sono più un fatto episodico, ma rappresentano oramai una costante che provoca disagi e danni economici, soprattutto alle attività commerciali interessate.
Ancor più grave la scarsa comunicazione al riguardo e la mancanza di un congruo preavviso su date e durata dei cantieri che limitano l’accessibilità alle attività commerciali.
Delle sempre più frequenti lamentele provenienti dagli operatori ci facciamo portavoce noi del Movimento Mani Libere, conclude nella nota Di Rosa, da sempre vicini ai cittadini Agrigentini ed ai loro bisogni.
Non vogliamo dopo i danni anche la beffa, nessuno contesta gli interventi sulla viabilità o gli scavi per sottoservizi relativi a fognature, elettricità o linee telefoniche, ma se i lavori sono necessari è importante che vengano programmati con maggiore attenzione, tenendo conto anche delle esigenze delle attività economiche e commerciali che dal flusso viario e dal passaggio della clientela traggono il loro ricavo”.
La nostra richiesta punta ad ottenere un’adeguata informazione preventiva su tempi, in modo da poter informare adeguatamente gli operatori interessati e permettere loro una più corretta gestione del punto vendita relativamente agli acquisti di merce.
Per particolari situazioni e in casi evidenti di danni prolungati per le attività commerciali(come la chiusura del Ponte Morandi) chiediamo al Sindaco di prevedere una riduzione delle imposte locali (ICI, tassa sulla pubblicità, imposta rifiuti..cosi’ come dice di aver fatto per le attivita’ del viale della vittoria) e comunque, per tutti i lavori che comportano interruzioni stradali, chiusura al traffico e difficoltà di accesso alle attività commerciali e ai pubblici esercizi, di rilasciare un’asseverazione relativa allo svolgimento dei lavori stradali.
Tale comunicazione, relativa al periodo in cui sono stati effettuati i lavori stradali che hanno limitato l’accessibilità alle aziende commerciali, potrà essere utilizzata dagli operatori come possibile motivazione dello scostamento dei ricavi dichiarati in un periodo d’imposta rispetto ai ricavi presunti derivanti da accertamenti di tipo induttivo da parte dell’Amministrazione finanziaria (ad es. parametri, studi di settore).
Al riguardo va effettuato immediatamente un provvedimento che interessa i commercianti delle Vie Callicratide, Alessandro Manzoni, Via Dante, Via XXV Aprile etc etc….per la chiusura del PONTE MORANDI che oramai da troppo tempo penalizza le attività commerciali” .