Pretende di imbarcarsi sul volo ubriaco e poi aggredisce un medico: arrestato
L'uomo ha dato in escandescenze, inveendo contro i sanitari, sputando in faccia a un medico e tentando di colpirlo ripetutamente con il manico di una scopa
Nel tardo pomeriggio, i Carabinieri della Stazione Aeroporto di Catania di Fontanarossa sono intervenuti presso l’area imbarchi dello scalo etneo per la presenza di un passeggero, in evidente stato di ebbrezza alcolica che, vistosi negare l’imbarco sul volo diretto in Germania stava diventando aggressivo.
In particolare, il personale delle compagnie aeree, incluso il Comandante dell’aeromobile, ha piena facoltà di negare l’imbarco a passeggeri che si trovino in uno stato di alterazione psicofisica, come ad esempio l’ebbrezza alcolica, o che manifestino comportamenti molesti o aggressivi. Questa possibilità non è solo una prassi operativa, ma trova fondamento in diverse normative nazionali e internazionali che regolano la sicurezza del trasporto aereo.
In effetti, il Codice della Navigazione italiano stabilisce che il comandante è responsabile della sicurezza del volo e può quindi adottare tutte le misure necessarie per garantire l’ordine a bordo, inclusa la decisione di rifiutare l’imbarco a chiunque rappresenti un rischio per la sicurezza propria o altrui. Anche le normative europee riconoscono che, in casi giustificati come quelli legati alla sicurezza, una compagnia può legittimamente impedire l’accesso al volo senza che ciò comporti un obbligo di risarcimento. Si tratta dunque di una forma di tutela per tutti i passeggeri e per il regolare svolgimento del servizio di trasporto aereo, che permette di prevenire situazioni potenzialmente pericolose già prima del decollo.
I Carabinieri, che sono a presidio dell’aeroporto, sono stati allertati dal personale addetto al check-in e, nel giro di pochi istanti, hanno raggiunto l’area indicata. Lì hanno trovato un uomo, di nazionalità straniera e già noto alle forze dell’ordine, che faticava a reggersi in piedi, barcollava in modo evidente, parlava in maniera disarticolata e presentava un forte odore di alcol. Di fronte a queste condizioni, è stato prontamente richiesto l’intervento del personale sanitario del 118, che ha inviato un’équipe medica presso l’aerostazione.
Durante le operazioni di assistenza, però, il soggetto ha improvvisamente dato in escandescenze, inveendo contro i sanitari, sputando in faccia a un medico e tentando di colpirlo ripetutamente con il manico di una scopa, trovato all’interno dei locali. Il comportamento violento e improvviso ha generato momenti di forte tensione e panico tra il personale presente.
È stato grazie all’intervento deciso dei militari della Stazione Aeroporto che l’uomo è stato subito bloccato e posto in condizioni da non poter nuocere a se e agli altri, evitando che la situazione degenerasse ulteriormente e garantendo la sicurezza del personale presente.
Il 55enne, a seguito della grave condotta tenuta, sulla base degli elementi raccolti che saranno valutati in sede giudiziaria, è stato quindi arrestato dai Carabinieri per aggressione ai danni di personale Sanitario.
L’uomo, pertanto, una volta in sicurezza, è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il rito direttissimo, durante il quale è stata disposta per lui, la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione a Cassibile (SR), ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.
L’episodio dimostra l’efficacia della presenza costante dei Carabinieri all’interno dell’aeroporto di Catania, soprattutto in un periodo di intensa affluenza turistica che sta interessando la città e l’intera area etnea. Con l’arrivo della stagione primaverile, infatti, lo scalo aeroportuale registra un notevole incremento del traffico passeggeri, rendendo ancora più rilevante il presidio dell’Arma per garantire ordine e sicurezza. La presenza dei militari rappresenta inoltre un punto di riferimento concreto per la tutela dei viaggiatori, degli operatori sanitari e di tutto il personale aeroportuale, contribuendo al regolare svolgimento delle attività in un contesto particolarmente sensibile e affollato.