Agrigento

Teatro ellenistico di Agrigento, la Regione finanzia prosecuzione scavi

 L’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana continua ad investire negli scavi per la ricerca archeologica e finanzia con un milione di euro del Fondo Sviluppo e Coesione il completamento dell’indagine archeologica del Teatro Ellenistico di Agrigento e l’apertura dell’area di visita principale della Collina dei Templi e del Quartiere Ellenistico. Lo ha deciso la Giunta […]

Pubblicato 4 anni fa

 L’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana continua ad investire negli scavi per la ricerca archeologica e finanzia con un milione di euro del Fondo Sviluppo e Coesione il completamento dell’indagine archeologica del Teatro Ellenistico di Agrigento e l’apertura dell’area di visita principale della Collina dei Templi e del Quartiere Ellenistico. Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell’Assessore Alberto Samona’, che ha mantenuto l’impegno assunto nei confronti degli agrigentini e dei siciliani tutti, di proseguire gli importanti scavi. L’antico edificio teatrale la cui costruzione, allo stato attuale delle ricerche, e’ databile tra la fine del III ed il II secolo a.C., rappresentava uno dei tasselli piu’ significativi del complessivo processo di monumentalizzazione dello spazio pubblico durante l’avanzata eta’ ellenistica. La sua imponente struttura, che chiudeva la piazza, l’Agora’, sul lato sud-orientale disegnando uno scenografico prospetto verso la Valle, e’ emersa nel corso delle ricerche effettuate nell’area centrale della citta’ antica, in quello spazio che comprende il cosiddetto ‘Quartiere Ellenistico-Romano’. 

“La continuazione delle indagini archeologiche e degli scavi per portare in luce il teatro ellenistico di Agrigento e’ un passaggio decisivo. Ho assunto un impegno con la Siciliasottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana, Alberto Samona’, che ha voluto finanziare la prosecuzione delle ricerche – nella consapevolezza non solo del valore in se’ della scoperta e del monumento, ma anche dell’importanza che un rinvenimento di tale portata puo’ avere nell’economia complessiva dello sviluppo di tutta l’area sud-occidentale della nostra Isola. Si tratta di un processo complesso, che necessita di entusiasmo, volonta’ ma anche di risorse importanti”. La scoperta del grande teatro, oltre ad arricchire significativamente le conoscenze dell’archeologia agrigentina apre straordinarie possibilita’ di valorizzazione di tutta l’area di poggio San Nicola. Portare alla luce l’antico teatro di Akragas – che si configura come una delle grandi scoperte degli ultimi anni – potra’ dar vita a un incremento delle visite e dei flussi turistici accanto a quello gia’ ben consolidato con l’attuale offerta della Valle dei Templi.Le ricerche effettuate in anni recenti, quali il percorso del ‘Cardo I’ e l’area dell’Agora’ ellenistica e del Foro romano, hanno messo in evidenza l’importanza, dal punto di vista urbanistico e monumentale, di questo settore dell’insediamento antico, nel quale trovavano posto i principali edifici pubblici e le domus private piu’ prestigiose. Il progetto, che mira alla prosecuzione dello scavo dell’edificio teatrale, prevede anche un’indagine geognostica dell’area in cui, presumibilmente, dovevano svilupparsi l’orchestra e la scena dell’edificio teatrale, oltre che nell’area immediatamente ad est del teatro. Verranno restaurati, inoltre, i reperti e le strutture messe in luce con lo scavo e definiti percorsi e pannelli descrittivi. Le operazioni di scavo consentiranno la possibilita’ di aprire il sito alla fruizione, collegando il complesso teatrale con l’area di visita principale della collina dei Templi e con lo stesso Quartiere Ellenistico-Romano, attraverso il percorso del cardo I, per favorire una comprensione unitaria di tutto il settore meridionale e centrale della citta’ antica e, contemporaneamente, incentivare l’ampliamento del percorso di visita standard.  L’attivita’ finanziata sara’ effettuata secondo le tecniche dello scavo stratigrafico e verra’ documentata sia con le tecniche tradizionali di rilievo manuale sia con l’uso delle tecnologie piu’ avanzate (laser scanner, rilievi aerofotografici, ricostruzioni 3D). I dati prodotti saranno resi in un formato adeguato all’inserimento nel GIS del Parco, di cui sara’ curata l’implementazione; una selezione di tali dati sara’, inoltre, inserita nel Web-GIS, ai fini della diffusione e della divulgazione della conoscenza. Saranno anche garantite visite a cantiere aperto con finalita’ didattico-educativa al fine di creare un rapporto di collaborazione con la comunita’ che vive sul territorio di cui il parco Archeologico e’ parte significativa e integrante. Le fasi del cantiere e gli sviluppi della ricerca saranno, altresi’, documentati attraverso un apposito sito web del cantiere nel quale saranno disponibili continui aggiornamenti sull’avanzamento della ricerca

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