PRIMO PIANO

Una messa per Papa Francesco, Don Baldo Reina: “Ci sentiamo sospesi, come pecore senza pastore”

La messa a San Giovanni in Laterano a Roma

Pubblicato 4 giorni fa

«La nostra Diocesi questa sera versa le lacrime di Maria di Magdala. Piangiamo il nostro vescovo, il testimone del Vangelo, l’apostolo della misericordia, il profeta di pace, l’amico dei poveri. Ci sentiamo sospesi, come pecore senza pastore». Con queste parole, stasera, 21aprile, il cardinale vicario Baldassare Reina ha iniziato l’omelia della Messa in suffragio di Papa Francesco, che ha presieduto nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Insieme a lui hanno concelebrato il vescovo vicegerente Renato Tarantelli Baccari, i vescovi ausiliari Michele Di Tolve e Benoni Ambarus, il vescovo vicario del Capitolo lateranense Guerino Di Tora e il vescovo ausiliare emerito Paolo Selvadagi. Con loro, una lunghissima processione di sacerdoti. Presente anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Una cattedrale stracolma di affetto. Tante le persone in piedi con gli occhi lucidi e il Rosario stretto nelle mani.

«Come Maria di Magdala siamo smarriti senza il suo corpo, la sua voce, i suoi gesti – ha continuato il cardinale vicario -. Siamo stati il suo popolo, la sua diocesi, ci ha chiesto di prendere sul serio il dovere di essere esemplari nel seguire il Signore, nella fedeltà al Vangelo. Ci ha chiesto di uscire, di non aspettare la gente, ma di andare a cercarla, soprattutto coloro che non si attendono di essere considerati, desiderati, cercati, e di andare nelle periferie geografiche ed esistenziali. Ci ha fatto capire che la Parola chiede la nostra carne, e che la missione si fa impastando cuore e Vangelo».

Papa Francesco, ha detto ancora il vicario, «ci ha chiesto di trasformare la Chiesa in ospedale da campo, di abbracciare il ministero come servizio che cura le ferite. Poveri e migranti sono stati per lui il sacramento di Gesù nel mondo governato dalla globalizzazione dell’indifferenza. Il mondo avverte il silenzio della sua voce, perché la sua parola era rimasta l’unica capace di non arrendersi al fallimento della ricerca di pace. Rendiamo grazie a Dio per avercelo donato come segno luminoso del Vangelo».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *