Mafia, cugino del collaboratore Bucceri depone al processo Opuntia
E’ ripreso ieri mattina, davanti il collegio di giudici presieduto da Alberto Davico con a latere Antonino Cucinella e Francesca Cerrone, il processo con rito ordinario scaturito dall’operazione antimafia Opuntia che avrebbe disarticolato le famiglie mafiose di Menfi e Santa Margherita Belice. A parlare, in qualità di teste seppur imputato nello stesso procedimento con rito […]
E’ ripreso ieri mattina, davanti il collegio di giudici presieduto da Alberto Davico con a latere Antonino Cucinella e Francesca Cerrone, il processo con rito ordinario scaturito dall’operazione antimafia Opuntia che avrebbe disarticolato le famiglie mafiose di Menfi e Santa Margherita Belice.
A parlare, in qualità di teste seppur imputato nello stesso procedimento con rito abbreviato, è stato Vito Riggio, 47enne di Menfi, cugino dell’ormai collaboratore ed ex capo della locale famiglia Vito Bucceri. Riggio, rispondendo alle domande del pm della Dda Alessia Sinatra, è entrato nel merito circa due incontri che Bucceri avrebbe avuto con l’ex numero due di cosa nostra provinciale Pietro Campo: “Non conoscevo Pietro Campo ho solamente accompagnato Bucceri e al ritorno, in auto, ci siamo messi a parlare di videopoker. Anche al secondo incontro ho atteso Bucceri che ho accompagnato perché mi aiutava a curare il cavallo”
Il processo riprenderà il 27 giugno quando verrà sentito proprio il collaboratore di giustizia Vito Bucceri. Le difese sono rappresentate dagli avvocati Carmelo Carrara, Antonino Augello, Giovanni Rizzuti e Accursio Gagliano.