Palermo

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e frode fiscale: 4 arresti (vd)

Associazione a delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, falso, tentata truffa ai danni dell’Inps e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Queste le ipotesi di reato contestate a quattro destinatari di una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari eseguita dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo. Gli arresti dei quattro indagati, residenti […]

Pubblicato 6 anni fa

Associazione a delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, falso, tentata truffa ai danni dell’Inps e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Queste le ipotesi di reato contestate a quattro destinatari di una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari eseguita dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo.

Gli arresti dei quattro indagati, residenti in provincia, arrivano dopo l’esecuzione di un fermo eseguito nei giorni scorsi nei confronti di altre tre persone coinvolte nell’inchiesta che riguarda due associazioni tra loro collegate e che avrebbero commesso reati delle frodi basate sull’utilizzo di “societa’ cartiere” e sull’emissione di fatture per operazioni “inesistenti”. Alcune aziende, “in tutto o in parte non operative – spiegano le fiamme gialle – sono state utilizzate per ottenere indebiti vantaggi fiscali, riciclare denaro, attestare falsi contratti di lavoro per consentire ad extracomunitari di ottenere permessi di soggiorno e permettere ad alcuni cittadini italiani di tentare di accedere alle indennita’ di disoccupazione”.

A fare da trait d’union tra le due associazioni era un ragioniere palermitano, piu’ volte nel tempo destinatario di inchieste giudiziarie, anche nel settore fiscale, tanto da essere stato radiato dal proprio albo professionale. L’inchiesta, che ha visto anche il sequestro preventivo di beni per circa un milione di euro emesso d’urgenza dal pm e diverse perquisizioni, ha preso il via da una serie di accertamenti nei confronti di aziende operanti nel settore dell’edilizia: “Prive di una reale struttura tecnico-imprenditoriale – sostiene la guardia di finanza – hanno nel tempo ingenerato un vorticoso sistema fraudolento basato sull’emissione e sull’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per importi milionari”. Terminale di questo circuito di documenti fiscali fittizi era un’impresa del centro-nord, che proprio in Sicilia si era aggiudicata un importante appalto pubblico mediante la Consip: in due anni avrebbe ricevuto fatture per quasi due milioni di euro. Il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina si sarebbe configurato per via della formalizzazione di rapporti di lavoro fittizi in favore di circa 150 cittadini extracomunitari richiedenti il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

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