Nuove scoperte archeologiche nel mare di Cannatello (video)
Ieri è stata ufficializzata la notizia del ritrovamento di lingotti e ancore litiche nel mare di Cannatello. La scoperta risale allo scorso luglio per mano dell’appassionato di archeologia subacquea Francesco Urso, nominato vice-presidente della sezione agrigentina dell’associazione BC-Sicilia. Dopo un’accurata ricognizione, effettuata dalla Soprintendenza del Mare e dal nucleo subacqueo, è stata confermata la presenza […]
Ieri è stata ufficializzata la notizia del ritrovamento di lingotti e ancore litiche nel mare di Cannatello. La scoperta risale allo scorso luglio per mano dell’appassionato di archeologia subacquea Francesco Urso, nominato vice-presidente della sezione agrigentina dell’associazione BC-Sicilia.
Dopo un’accurata ricognizione, effettuata dalla Soprintendenza del Mare e dal nucleo subacqueo, è stata confermata la presenza di cinque ancore litiche e due lingotti plumbei. Questi ultimi portano il marchio della fonderia ancora da identificare. Il ritrovamento di ancore in pietra fa presupporre che a Cannatello, in epoca antica, attraccassero imbarcazioni per fini commerciali.
Datarle risulta difficile perché vennero utilizzate come ormeggio a partire dal XIV secolo a.C. fino all’Alto Medioevo. La Soprintendenza del mare ha portato alla luce i lingotti, dopo quasi duemila anni di giacenza nei fondali, per proteggerli da qualunque tentativo di trafugamento e per studiarli approfonditamente.
Il rinvenimento dei tesori sopracitati non fa altro che confermare il valore del patrimonio culturale, e in questo caso “storico”, che ci circonda. Che sia l’antica Akràgas, Agrigentum , la Kerkent di epoca araba o la Girgenti normanna, abbiamo il dovere morale di salvaguardare e promuovere sempre di più le nostre antiche origini.
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