Agrigento

Migranti, asse Egitto-Italia: chiesta condanna di 27 trafficanti (5 agrigentini)

Un gruppo criminale, attivo sull’asse Italia-Egitto, che gestiva gli sbarchi di immigrati in Sicilia. Dieci anni dopo il primo impulso alle indagini, arrivato con un consistente approdo a Palma di Montechiaro di egiziani e palestinesi, il pm della Dda di Palermo, Giorgia Spiri, che ha seguito il dibattimento insieme alla collega Alessia Sinatra, ha concluso […]

Pubblicato 4 anni fa

Un
gruppo criminale, attivo sull’asse Italia-Egitto, che gestiva gli sbarchi di
immigrati in Sicilia. Dieci anni dopo il primo impulso alle indagini, arrivato
con un consistente approdo a Palma di Montechiaro di egiziani e palestinesi, il
pm della Dda di Palermo, Giorgia Spiri, che ha seguito il dibattimento insieme
alla collega Alessia Sinatra, ha concluso la requisitoria, avanti la Corte d’Assise
di Agrigernto, chiedendo la condanna di tutti i ventisette imputati.

Le pene
sono comprese fra i 6 e i 12 anni di reclusione. Ad accendere i fari sulla
vicenda sono stati i carabinieri che, coordinandosi fra loro e scambiando
informazioni con i magistrati, hanno segnalato alcuni elementi in comune in una
serie di sbarchi dando vita all’operazione Papiro.

In particolare
l’approdo di 110 migranti tra il 14 e il 15 luglio del 2010 a Palma di
Montechiaro e quello di 63 egiziani, palestinesi ed iracheni fra il 27 e il 28
settembre del 2010 a Borgo Bonsignore, a Ribera. Ma anche gli sbarchi a
Roccella Jonica, fra Mascali e Giarre e a Santa Croce di Camerina, nel
Ragusano.

Trentatre’
le persone, fra cui 6 italiani e 27 extracomunitari, per cui la Dda di Palermo
– ha chiesto al Gup il rinvio a giudizio. In sei hanno definito la propria
posizione con altri riti. La pena più alta – 12 anni di reclusione – è stata
proposta per il tunisino Zied Ben Meftah, 30 anni. A costituire l’ultimo
gradino oltre agli immigrati Elsayed Saad Mohamed Elsaka Ragab, Ahmed Mohamed
Abourezk Maker anche i saccensi Domenico Conticello di 77 anni, Alberto
Sclafani di 37 anni, Diego Sabella di 85 anni, Filippo Mauceri, 39 anni, il
palmese Diego Carlino, 54 anni, Domenico Tropea, 75 anni; di Grotticella,
Reggio Calabria, e ad altri immigrati di varia nazionalità. Per Ponticello,
morto dopo il rinvio a giudizio, è stato chiesto il non doversi procedere. Otto
anni è la proposta per Carlino e Tropea; 6 anni per Sabella, Mauceri e
Sclafani.

La Corte
di assise presieduta da Francesco Provenzano, con a latere Antonio Genna, dopo
la requisitoria ha rinviato l’udienza al 16 settembre per le arringhe
difensive. Fanno parte del collegio, fra gli altri, gli avvocati Gero Lo
Giudice, Santo Lucia, Giuseppe Vinciguerra e Calogero Montante.

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