Palermo

Violenza di genere, inaugurata ‘Una stanza tutta per sé”

 Questa mattina nella Caserma Giacinto Carini del comando dei carabinieri di Palermo, è stata inaugurata un’aula per le audizioni protette di donne nell’ambito del Progetto ‘Una stanza tutta per sé’ alla presenza del Prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, del Comandante Arturo Guarino, della procuratrice aggiunta responsabile del ‘Pool fasce deboli’ Annamaria Picozzi, della presidente del Club Soroptimist International […]

Pubblicato 5 anni fa

 Questa mattina nella Caserma Giacinto Carini del comando dei carabinieri di Palermo, è stata inaugurata un’aula per le audizioni protette di donne nell’ambito del Progetto ‘Una stanza tutta per sé’ alla presenza del Prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, del Comandante Arturo Guarino, della procuratrice aggiunta responsabile del ‘Pool fasce deboli’ Annamaria Picozzi, della presidente del Club Soroptimist International di Palermo Anna Maria Pepi e della comandante nonché coordinatrice operativa della Rete antiviolenza dei carabinieri di Palermo Giada Conti.Il progetto ‘Una stanza tutta per sé’ siglato fra l’arma e la Soroptimist International d’Italia ha portato alla realizzazione di numerose aule per audizioni nelle caserme sul territorio, con lo scopo di sostenere la donna nel delicato momento della denuncia di violenze e abusi. Questi spazi – dicono dal comando provinciale di Palermo- sono un ambiente protetto che tende a trasmettere una sensazione di accoglienza differente da quello istituzionale che usualmente circonda chi deve esternare le proprie sofferenze.

La crescente sensibilità del tema – dicono dal comando provinciale dei carabinieri di Palermo – è un segnale di concreta apertura nei confronti delle vittime della violenza di genere, le quali vengono accompagnate passo per passo in questo percorso dai militari della Rete Antiviolenza. La Rete è costituita da militari distintisi per particolari attitudini personali e professionali, con il compito di affiancare i colleghi delle stazioni carabinieri della provincia di Palermo nel complesso dialogo con le vittime di reati di genere.Sono referenti qualificati che hanno perfezionato lo studio sui fattori di rischio, sulle procedure di intervento e sull’accesso al ‘sistema Giustizia’, con particolare riguardo alle misure a sostegno delle vittime. La realizzazione di spazi dedicati – si legge ancora nella nota ufficiale – è un concreto invito a far emergere i reati della violenza di genere che solo tramite la denuncia possono essere affrontati e superati.

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