Racalmuto, l’Ass. Food and Beverage”: “non siamo più in grado di pagare tasse e tributi”
“Non siamo più in grado di onorare i tributi e le tasse se non possiamo lavorare”. E’ questo il grido di aiuto dell’associazione Food and Beverage di Racalmuto, nella lettera inviata al Sindaco Vincenzo Maniglia e a tutto il consiglio comunale affinchè si faccia portavoce della situazione economica delle imprese locali, ormai al collasso. “Quello […]
“Non siamo più in grado di onorare i tributi e le tasse se non possiamo lavorare”. E’ questo il grido di aiuto dell’associazione Food and Beverage di Racalmuto, nella lettera inviata al Sindaco Vincenzo Maniglia e a tutto il consiglio comunale affinchè si faccia portavoce della situazione economica delle imprese locali, ormai al collasso.
“Quello che stiamo vivendo è un momento di emergenza generale Sanitaria, e siamo tutti consapevoli del grave rischio che tutti corriamo, il Covid-19 può essere mortale e siamo tutti potenzialmente in pericolo. Abbiamo affrontato il primo “lockdown” con rigore e dignità, continua nella lettera il presidente dell’Associazione Sergio Schillaci, abbiamo pagato ugualmente le tasse, abbiamo stretto i denti, e alla luce di questo secondo “lockdown” mascherato, dobbiamo manifestare la nostra stanchezza e il nostro disappunto: il settore della Ristorazione, Bar, Palestre, Piscine, viene privato degli orari di UTENZA VERA: è inutile consentire l’apertura fino alle 18:00 quando è noto a tutti che è proprio la sera che queste attività lavorano. In queste settimane siamo stati in costante contatto con l’assessore attività produttive Lauricella che ci ha informato di alcuni sviluppi riguardo un bando per aiuti alle imprese di cui si era discusso a settembre, siamo ormai a novembre un ritardo che non ci possiamo permettere e che non possiamo più tollerare, le chiediamo di accelerare i tempi burocratici degli uffici preposti e di aggiungere tutte le risorse necessarie a disposizione di tutto il tessuto economico pesantemente colpito,nei mesi scorsi e giorni fa’ abbiamo assistito a gesti estremi di diversi colleghi in tutta Italia, l’associazione ha rivestito anche il ruolo di tranquillizzare e aiutare gli imprenditori e i padri di famiglia per evitare questo tipo di situazioni.Adesso tocca a voi, conclude Schillaci, la scorsa settimana è saltato un tavolo tecnico in comune per impegni legati all’emergenza covid, auspichiamo e chiediamo nel più breve tempo possibile un nuovo incontro con tutti gli attori politici e amministrativi per affrontare la questione il meglio possibile per noi e per tutti.“