Servizio idrico, lavoratori ancora in fermento: “Lotteremo per i nostri diritti”
Si à svolta stamattina, la seconda assemblea (dopo quella di lunedì scorso) dei lavoratori del servizio idrico integrato.I dipendenti dell’ex Hydortecne e dell’ex Girgenti Acque, oggi impegnati a garantire il servizio idrico in provincia di Agrigento, sotto la guida della Gestione commissariale voluta dall’ex prefetto della Città dei Templi, Dario Caputo, si sono riuniti nello […]
Si à svolta stamattina, la seconda assemblea (dopo quella di lunedì scorso) dei lavoratori del servizio idrico integrato.
I dipendenti dell’ex Hydortecne e dell’ex Girgenti Acque, oggi impegnati a garantire il servizio idrico in provincia di Agrigento, sotto la guida della Gestione commissariale voluta dall’ex prefetto della Città dei Templi, Dario Caputo, si sono riuniti nello spiazzale antistante l’Ati.
Lo stato di agitazione dei lavoratori è relativo a quanto riportato nel nuovo piano d’ambito che dovrebbe essere approvato dai sindaci agrigentini, piano che delinea i paletti entro i quali si dipanerà, nei prossimi anni, il percorso e le norme del servizio.
I lavoratori chiedono, attraverso i sindacati, che il numero del personale previsto nel suddetto piano, redatto da una società esterna, sia modificato.
Il numero previsto nel documento è di 203 unità, mentre, i lavoratori, chiedono che venga allargato a 310 (il numero complessivo di tutti i dipendenti impegnati attualmente nella gestione commissariale a guida Venuti e Dell’Aira).
A tal proposito, i sindacati hanno chiesto al presidente Ati, Francesca Valenti, in un incontro svoltosi ieri in videoconferenza, il rinvio dell’adozione del nuovo piano d’ambito, adozione che doveva essere votata questa mattina dai sindaci dell’Ati, annunciando la richiesta di modifiche allo stesso con, messo nero su bianco, la garanzia dei livelli occupazionali, e, nello specifico, di considerare come numero di personale previsto circa 310 unità e non 203. Inoltre i lavoratori chiedono venga anche specificato l’importo della somma destinata a coprire i costi del personale in un unica voce.
Intanto i lavoratori sono sul piede di guerra e aspettano.
“Nel piano ci dobbiamo essere tutti, – dicono – sia quelli ex Hydortecne che quelli ex Girgenti Acque, perchè tutti insieme assicuriamo il servizio idrico e di depurazione, e tutti stiamo lavorando da due anni sotto la gestione commissariale che è di fatto una gestione pubblica ed è stata voluta da un prefetto di questo Stato. Siamo pronti a fermarci per difendere i nostri diritti. Lotteremo fino ad ottenere quello che ci spetta”.


