Presunto inquinamento a Piano Gatta, deputato Sodano scrive al Prefetto
Dopo l’associazione Mareamico anche il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, Michele Sodano, si è rivolto all’agenzia Arpa protezione ambiente, al sindaco e al prefetto di Agrigento, al fine di riscontrare il presunto inquinamento ambientale, a danno dei tanti residenti, che sarebbe provocato da un impianto industriale operativo in contrada Piano Gatta. “Va verificato immediatamente […]
Dopo l’associazione Mareamico anche il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, Michele Sodano, si è rivolto all’agenzia Arpa protezione ambiente, al sindaco e al prefetto di Agrigento, al fine di riscontrare il presunto inquinamento ambientale, a danno dei tanti residenti, che sarebbe provocato da un impianto industriale operativo in contrada Piano Gatta.
“Va verificato immediatamente se queste emissioni superano la soglia di tollerabilità consentita dalla legge e se risultano nocive non solo per l’ambiente circostante ma anche, e soprattutto, per la salute di tutti i residenti della città di Agrigento”, dichiara il deputato Sodano. Da parte degli abitanti si denuncia un tasso di mortalità in costante crescita, così come l’insorgere di gravi patologie tumorali e respiratorie. Nei mesi scorsi, i cittadini hanno chiesto di effettuare verifiche e controlli continui sulla qualità dell’aria, anche mediante l’utilizzo di termocamere e l’applicazione di sensori. L’ARPA Sicilia, già informata della situazione, ha dichiarato di non avere abbastanza mezzi a disposizione per garantire ripetuti controlli e, di conseguenza, di limitarsi ad effettuare dei monitoraggi random attraverso due sole postazioni per tutta la provincia di Agrigento rispettivamente una a Porto Empedocle, presso la Scuola Media Statale Rizzo, e un’altra presso la cittadella Asp, nella parte alta di Agrigento, parecchio distante da traffico veicolare e circondata dal silenzio e dall’aria pulita. Bisogna attivare con urgenza tutti gli opportuni controlli per verificare i processi produttivi della fornace e stabilire la qualità delle emissioni nell’aria, in particolare, la presenza di eventuali conseguenze indesiderate e taciute, sia sull’ambiente che sulla salute degli cittadini (sostanze cancerogene e/o tossiche), conclude Sodano.
Pertanto si è in attesa, mancando le centraline di rilevamento, degli esiti degli esami dell’Arpa, richiesti sia dall’associazione MareAmico sia da Michele Sodano.