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“Minacce di morte a famiglia per impossessarsi della casa”, chiesti tre rinvii a giudizio 

Gli imputati sono stati coinvolti di recente nell’operazione sulla mafia di Villaseta

Pubblicato 28 minuti fa

Il sostituito procuratore Alessia Battaglia ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di tre persone accusate di aver minacciato di morte un’intera famiglia – padre e madre con due figli minorenni – con lo scopo di fargli abbandonare la casa in cui vivono e impossessarsi dell’immobile. A rischiare il processo sono Gabriele Minio, 37 anni, Giuseppe Casà, 29 anni e Samuel Pio Donzì, 24 anni. Tutti peraltro sono soggetti noti alle forze dell’ordine per essere stati coinvolti di recente – a vario titolo – nella maxi inchiesta sulla riorganizzazione della mafia a Villaseta. La prima udienza preliminare si celebrerà il prossimo 12 giugno davanti il giudice Iacopo Mazzullo. Una quarta persona – minorenne – sarà giudicata a parte. 

La vicenda risale alla fine del maggio dello scorso anno e ruota attorno ad un appartamento a Raffadali abitato da due coniugi e dai figli minorenni. Immobile che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe fatto gola a Minio, vicino di casa della giovane coppia. Marito e moglie che, nel giro di poche settimane, sarebbero diventati facile bersaglio degli indagati: insulti, minacce, tentativi di effrazione e colpi di pistola contro la loro auto. “Chiama tuo marito.. u capisci ca ti sparo..chiama tuo marito che lo ammazziamo..”. Un vero e proprio incubo che ha convinto i coniugi a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine prima di ritirare la querela, probabilmente, per paura di ritorsioni. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Fabio Inglima, Annalisa Russello e Ninni Giardina. 

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