Quanti politici e amministratori agrigentini ci sono tra gli “italiani irrazionali” del Censis?
Conversazione Diego Romeo e Paolo Cilona nella “Sicilia agrigentina”
Grandi notizie che rischiano di appartenere a quella percentuale di “Italiani irrazionali” come l’altro giorno ci ha raccontato il Censis.
Dopo l’adesione del sindaco di Naro con un albero di Natale ai grandi progetti del distretto turistico, dopo il “treno della dolce vita” che aspettiamo con ansia e con la mano sul portafoglio di vederlo sferragliare sui nostri “panorami favolosi”, ecco che mancavano le grandi navi da crociera a San Leone che l’ex sindaco Lillo Firetto giustamente definisce “una stupidaggine” perché non possono stare ormeggiate in rada accanto alle navi gasiere del rigassificatore empedoclino, mi obbligo a chiederti: ma quando saranno realizzate le opere più semplici che possano essere utilizzate per la maggioranza della gente comune e non per le solite èlites? Nelle nostre conversazioni ne abbiamo enumerate a decine. E dire che Agrigento abbonda di sigle a difesa della città.
Ti faccio l’elenco parziale di questa “falange macedone” presente a convegni da cui non trae un ragno dal buco: Unione nazionale Consumatori, Associazione culturale Koinè, City of the temples, Associazione “Chi ama Agrigento”, Federagit Agrigento, Sicilia Antica, Associazione B&B Agrigento, Federalberghi Sicilia, Confcommercio Agrigento, Assohotel, Centro Studi Erato, Endas, Consorzio Turistico Valle dei Templi, Confesercenti, Assoturismo, Associazione Saieva Onlus, Sil Sicilia, Assocamping, Fif, Federazione Italiana Franchaising, Fibpst (pubblici esercizi), associazione Welcome Tourist Agrigento, Pro Loco Agrigento .
E’ legittimo chiedersi se i nostri politici e amministratori facciano parte di quei due milioni o poco più di italiani “irrazionali”?
“Ormai siamo in presenza del dilettantismo all’ennesima potenza ovvero partecipanti ad un concorso radiofonico “chi la spara più grossa”. Bisogna avere rispetto massimo per le istituzioni e per i cittadini agrigentini. Le proposte del tutto campanilistiche si susseguono mentalmente in modo disordinato. Intanto va detto che il porto degli agrigentini è storicamente quello di Porto Empedocle che con gli accorgimenti tecnici necessari potrà assolvere alla sua importante funzione. Dragare il fondo e possibilmente creare nuovi bracci per l’approdo delle navi. Occorre solo presentare i progetti da sottoporre alle autorità competenti. Questo è l’unico percorso da fare. Altre proposte sono semplicemente illusorie e dispersive che non hanno alcuna reale prospettiva”.
Nessuna attenzione fino ad ora è stata rivolta al rilancio del Parco del Mediterraneo per un suo recupero e rilancio. C’è qualcosa di progettuale?
“Oggi si parla di recupero degli impianti sportivi di San Leone. È una giusta attenzione da parte dell’amministrazione comunale che vuole riattivare i campetti con lo scopo di rilanciare le attività sportive a favore dei giovani. Ora mi chiedo il perché del silenzio assoluto per gli impianti sportivi del “Parco Mediterraneo” di Villaseta. Una volta la pista di atletica leggera ospitò il Meeting delle nazioni con un grande richiamo sportivo a livello internazionale. Lo stesso campo di calcio da tempo in assoluto abbandono meriterebbe grande attenzione. Occorre predisporre il progetto e farselo finanziare dalla Regione. Gli impianti di Villaseta hanno una importanza funzionale per avvicinare e possibilmente recuperare i ragazzi del quartiere. C’è solo da lavorare sodo e con impegno e lasciare perdere utopie assurde”.
Qualora si verificasse che le disposizioni di legge per difendersi dal Covid siano sottovalutate dai gestori dei locali, dovrà essere il cittadino a decidere la denuncia. Qui l’omertà classica sarebbe un boomerang. Ci attende una bella prova civica.
“I provvedimenti adottati dal Governo, a mio modo di vedere, sono necessari per impedire alle persone non vaccinate di girare e di entrare in piena libertà dentro gli esercizi pubblici e nei mezzi di trasporto pubblico. Accorgimenti essenziali per combattere il Covid. Ora quel che conta è il ruolo dei titolari degli esercizi pubblici obbligati a rispettare le disposizioni. Se dovessero chiudere gli occhi allora sarà compito dei cittadini chiamare le forze di polizia per fare rispettare le disposizioni del Governo. La salute è un bene da tutelare costi quel che costi”.
Come mai il Consorzio turistico non ha preso in considerazione la proposta avanzata da Grandangolo per consentire al Comune di affidare al Parco archeologico in comodato d’uso l’inutilizzato Parco dell’Addolorata? E poi le grandi e tradizionali associazioni come Lega Ambiente (quasi silente) e MareAmico (che vive non di solo mare) che ne pensano?
“Oggi esponenti della politica si esercitano a proporre cose impossibili e dimenticano cose realizzabili a sostegno dell’ambiente e dell’economia della Città dei Templi. Da tempo sulle colonne di questo giornale è stata attenzionata l’area del Parco dell’Addolorata da trasferire in comodato d’uso al Parco Archeologico. Nessuna voce si è sentita. Silenzio assoluto, mentre il Parco dell’Addolorata è solo un luogo abbandonato ad un triste destino. Quello che più addolora è il silenzio ingiustificato dei partiti, dei singoli consiglieri comunali e soprattutto della Pro-Loco, del Distretto turistico, di Lega ambiente e soprattutto dei deputati agrigentini. Un’area archeologica che potrebbe costituire una risorsa per la Città. Questi sono i veri problemi da affrontare e da risolvere”.