Apertura

Palma di Montechiaro, uccise il cognato a colpi di pistola: Pg chiede 8 anni

In primo grado il Gup Francesco Provenzano gli aveva inflitto la condanna a 17 e 4 mesi di reclusione

Pubblicato 3 anni fa

Il sostituto procuratore generale Giuseppe Fici, al termine della requisitoria, per effetto del riconoscimento delle attenuanti generiche, e della provocazione, ha chiesto 8 anni di carcere per Raimondo Burgio, 39 anni, di Palma di Montechiaro, accusato dell’omicidio del cognato Ignazio Scopelliti, di 45 anni, ucciso a colpi di pistola, al culmine di una lite, avvenuta in strada, il 2 novembre del 2018, davanti all’abitazione della madre dell’imputato.

In primo grado, lo scorso 14 maggio, il Gup del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano gli aveva inflitto la condanna a 17 e 4 mesi di reclusione. Il processo è stato aggiornato al 14 aprile prossimo per le arringhe dei difensori di parte civile Giuseppe Vinciguerra e Rossana Avanzato, e dei legali dell’imputato, gli avvocati Francesco Scopelliti e Salvatore Pennica.

Burgio venditore di bombole e acqua, quel giorno, si sarebbe recato a casa di Scopelliti, verosimilmente per l’ennesimo chiarimento. Con sé si sarebbe portato una pistola. Ben presto ne è nata una discussione, poi l’uomo avrebbe estratto l’arma, ed ha sparato senza esitazione, da distanza ravvicinata, esplodendogli contro quasi l’interno caricatore. Scopelliti centrato al petto, è stramazzato sull’asfalto bagnato dalla pioggia.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

banner omnia congress