Rifiuti, in Sicilia è scontro sulla realizzazione di due termovalorizzatori
La scelta di Musumeci non è condivisa da Legambiente e il M5S all'Ars
Il presidente della Regione Nello Musumeci ha annunciato che si è definita la gara per realizzare i due termovalorizzatori in Sicilia. Dei sette progetti presentati ne sono stati scelti due. Il primo prevede la realizzazione di un termovalorizzatore a Gela e costerà 647 milioni. Il secondo punta su un impianto a Pantano D’Arci nel catanese, del valore di 400 milioni circa. Ognuno dei due impianti avrà la capacità di smaltire fra le 300 mila e le 450 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati.
Scelta non condivisa da Legambiente e M5S all’Ars
“La scelta del presidente Musumeci di costruire gli inceneritori è scellerata e insostenibile, per l’ambiente e per le tasche dei siciliani. Come per quelli di Cuffaro, alla faccia della rottura con il passato, faremo di tutto per fermarli”, dice Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, “Oggi le priorità sono la raccolta differenziata, il riciclo di materia e l’economia circolare, di gran lunga preferibili sia alle discariche che agli inceneritori. Scegliere la strada degli inceneritori significa accettare che il tetto massimo di raccolta differenziata per la Sicilia sarà il 65%, molto al di sotto degli obiettivi fissati dall’Europa. Un’ipotesi inaccettabile, fatta da chi non ha più forza, serietà e autorevolezza e sceglie, quindi, scorciatoie propagandistiche. I siciliani, oltre a pagare lo smaltimento in questi impianti (in mano ai privati) dei rifiuti prodotti e che la Regione ha deciso oggi di non voler più recuperare e riciclare, dovranno anche pagare nella Tari il costo delle emissioni dannose per il clima. Davvero una scelta lungimirante e conveniente”.
Sulla questione sono intervenuti i deputati regionali del M5S Nuccio Di Paola e Ketty Damante a proposito della gara per i termovalorizzatori in Sicilia. “Gela e i gelesi non sono la pattumiera di Musumeci e della sua sgangherata maggioranza. Annunciare a pochi mesi dall’elezione la costruzione di un inceneritore nella città del Golfo è penoso? In una città dove mancano strade, ospedali, acqua e agricoltura, Musumeci pensa all’affaire rifiuti. Noi lo impediremo strenuamente. Inceneritori? Mai, men che meno a Gela. Il nostro gruppo parlamentare – spiegano – ha già presentato una mozione che prevede la ‘Sospensione delle iniziative tendenti alla realizzazione di inceneritori dei rifiuti’, ma per Musumeci l’unica città sacrificabile è sempre Gela e i gelesi, sempre cittadini senza dignità. Studi, anni di programmazione, piani di risanamento, istituzioni di aree protette, aree SIN e vincoli ambientali vari, e poi arriva Musumeci e ci fa questo bel regalo. A Militello i cavalli e a Gela la munnizza… Vediamo se i gelesi hanno compreso il danno che hanno fatto a loro stessi votando il centrodestra nelle scorse elezioni regionali”.