Politica

Migranti, Martello: “la prova di forza del governo non servirà a nulla”

A parlare con l'Adnkronos è l'ex sindaco di Lampedusa e capogruppo del Pd sull'isola Totò Martello.

Pubblicato 3 anni fa

Gli sbarchi non si fermano e mentre la Prefettura prova a svuotare l’hotspot di contrada Imbriacola, Alarm Phone informa le autorità su trentaquattro persone a bordo di un’imbarcazione nella zona Sar di Malta, a sud di Lampedusa, che hanno bisogno d’aiuto. “Ci dicono che l’acqua sta entrando nella barca e che hanno mandato diverse richieste di aiuto. Abbiamo allertato le autorità ore fa ma ancora non abbiamo ricevuto risposta”.

LE PAROLE DELL’EX SINDACO DI LAMPEDUSA, MARTELLO

“Questa prova di forza del governo italiano non servirà a nulla. L’Italia sarà emarginata in Europa, perderemo su altri fronti, come quello economico e del Pnrr, e sul tema migranti rimarrà tutto fermo, come da 30 anni a questa parte”. A parlare con l’Adnkronos è l’ex sindaco di Lampedusa e capogruppo del Pd sull’isola Totò Martello. “Sono 30 anni che facciamo gli stessi errori e ripetiamo le stesse cose” dice, commentando la crisi Italia-Francia sul tema migranti e il rischio isolamento in Europa per il nostro Paese. “Quello che è successo era prevedibile – aggiunge – La verità è che nessuno vuole affrontare davvero il fenomeno delle migrazioni, nessuno avanza delle proposte in Europa. Questa lite, come altre, accadono perché non ci sono indicazioni da parte dell’Ue e quindi ogni Stato agisce per i fatti propri. Gli accordi che sono stati fatti non vengono osservati. Bisogna avere il coraggio di mettersi insieme per discutere, anche coi paesi africani”. Per Martello, tutto questo “è solo becera campagna elettorale, da un lato, e silenzio, dall’altro”. “Vogliono solo dimostrare che sono forti ma poi di affrontare il vero problema del fenomeno migrazioni non se ne parla”. “Gli arrivi, l’accoglienza, i trasferimenti, sono problemi della politica e la politica su tutti questi temi non è mai realmente intervenuta – aggiunge – Non volete le Ong? Bene, allora bisogna che gli Stati sorveglino il Mediterraneo. Le Ong salvano solo vite umane, cosa che è prevista dal codice internazionale”. E l’ex sindaco di Lampedusa, che per anni è stato in prima fila per gli sbarchi, è scettico anche sulla dichiarazione congiunta sui migranti di Italia, Grecia, Malta e Cipro rivolta all’Unione europea. “A cosa deve portare? – chiede – Se l’Europa non ha una strategia comune, questi documenti servono solo ed esclusivamente ad aizzare, a fare vedere ai propri elettori che si è forti. Il problema non si risolve con gli slogan o con le ordinanze: questa è solo campagna elettorale o apparenza per nascondere quello che non viene fatto”.

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