Mafia

Mafia, confiscati 1.3 milioni di euro a due imprenditori edili

Da indagini della Dia è emerso che i due imprenditori, ritenuti "funzionali agli interessi di Cosa nostra", abbiano "vissuto abitualmente grazie a proventi di attività delittuose"

Pubblicato 3 anni fa

Beni per 1,3 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia a due imprenditori, padre e figlio, operanti nel settore edilizio nell’area di Mazara del Vallo, nel Trapanese. Il provvedimento è stato emesso dalla Corte di Appello di Palermo su proposta avanzata dal direttore della Direzione investigativa antimafia nel 2016.

Secondo l’accusa i due imprenditori sarebbero “contigui alle consorterie mafiose trapanesi” e si sarebbero “resi responsabili di una serie di delitti in materia di intestazione fittizia di beni immobili ed aziende ed usura”.

Da indagini della Dia è emerso che i due imprenditori, ritenuti “funzionali agli interessi di Cosa nostra”, abbiano “vissuto abitualmente grazie a proventi di attività delittuose”. Il provvedimento di confisca riguarda 37 beni immobili, due compendi aziendali, sette autoveicoli e tre rapporti finanziari per un valore stimato in circa 1,3 milioni di euro.

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