Giudiziaria

I prezzi dell’invalidità, le intercettazioni: “Quanto vuoi per la 104? Cinquanta euro vanno bene?”

Un trojan svela come il medico agrigentino e il dirigente Asp contrattavano sui prezzi delle pratiche da portare in commissione

Pubblicato 2 anni fa

Ottobre 2022. Un trojan installato sul cellulare di Agostino Genova, presidente della commissione invalidi civili dell’Asp di Palermo, registra un incontro con il medico agrigentino Rosario Cammalleri, originario di Cattolica Eraclea. Entrambi, arrestati questa mattina insieme ad altre quattro persone dalla Guardia di Finanza, sono gli assoluti protagonisti dell’inchiesta “Vediamoci chiaro”, l’indagine coordinata dalla procura di Palermo che ha fatto luce su un giro di corruzione sulle pratiche di invalidità. 

Il trojan registra la conversazione e quello che emerge è una vera e propria contrattazione sui prezzi delle pratiche per le invalidità “lavorate” da Genova  che saranno poi portate in commissione per il riconoscimento. “Ma perché devi fare il tirchio con me.. ti faccio pagare la metà.. magari cento euro ti faccio pagare..ci ho perso un’ora.. andiamo dai invece di due e cinquanta..” affermava Genova.

La discussione si sposta poi sui dati anagrafici delle persone e sulle possibilità che le pratiche possano “passare”: “Questa quanti anni ha? settantadue.. giovincella..” “Questa chi è? Questa del trentaquattro..ha ottanta.. novanta anni ha.. quasi novanta l’anno prossimo.. eh no.. ottantotto.. no.. viaggia per i novanta .. queste sono quelle pratiche che.. si si.. allora sono tre.. togliendoci la centoquattro.. allora sono.. dammi 800 euro .. andiamo basta..cinquanta euro te la sto facendo pagare..”

L’11 ottobre viene captata un’altra conversazione con un altro giro di contrattazioni di pratiche. Il medico Cammalleri chiede a Genova: “Ne vuoi 104 (riferimento alla legge)?” “Eh vabbè.. ma non è che tu me la paghi la centoquattro ed io perchè te la devo fare.. non è che si fanno gratis.. è un’altra pratica..” Il medico agrigentino risponde: “Quindi ti dico.. quindi ce ne dobbiamo togliere due.. ed in più ti devo pagare la cento quattro.. quanto vuoi per la cento quattro..? cinquanta euro per la cento quattro?” “Ma io non so più a questi punto.. vabbè.. per me.. cinquanta euro me la paghi..scusa.. quando c’è la centoquattro..invalidità..” “Erano insieme.. solo che tu lo hai dimenticato a farlo..” “Io so solamente che.. che ho fatto .. quindi io stasera non sono venuto a guadagnare niente?” “No tranquillo.. no ma io se hai bisogno di soldi te li do..”. La risposta del dirigente dell’Asp la dice tutta: “Onestamente… dico ma.. materialmente.. io non voglio rubare niente.. perchè tu lo sai..” 

Il giudice Clelia Maltese, che ha firmato il provvedimento con cui dispone i sei arresti, scrive: “Una “allarmante illiceita’ caratterizza l’operativita’ delle Commissione Invalidi e ciechi civili di Palermo, e, piu’ in particolare, la figura del presidente Agostino Genova. Nel corso delle indagini e’ emersa l’esistenza di un sistema corruttivo diffuso e radicato nel tempo, che costituisce la regola di funzionamento della predetta commissione, fondato sullo stabile asservimento del presidente Genova agli interessi di alcuni soggetti intermediari collettori di pratiche come Randazzo Calogero, Di Fiore Petra, Cammalleri Rosario, Guadalupi Tiziana, Battaglia Carlos”. “L’operativita’ di tale sistema corruttivo – si legge nel provvedimento – ha comportato, e continua verosimilmente a comportare, la trattazione irregolare, ad opera di un numero impressionante di pratiche riguardanti il riconoscimento dell’invalidita’ civile e della cecita’, in modo da aggirare la normativa di settore ed ottenere la rapida e positiva evasione di richieste che altrimenti sarebbero state verosimilmente rigettate”.

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