Vernice rossa sulla fontana dei Malavoglia, dieci denunciati
La protesta è stata innestata dagli attivisti di Ultima Generazione che chiedono maggiore attenzione per il problema dei migranti
Dieci persone sono state denunciate dalla Digos della Questura di Catania per la manifestazione di protesta organizzata nel capoluogo etneo venerdì scorso durante la quale attivisti per movimento ‘Ultima Generazione’ hanno versato vernice nella fontana dei Malavoglia di Piazza Verga sventolando striscioni con su scritto ‘Fondo Riparazione’. “Il Mediterraneo è un mare rosso, non è più un mare blu, il mare che noi siciliani amiamo”, questo il messaggio di Ultima Generazione chiedendo maggiore attenzione per il problema immigrazione. “Il governo attuale ha le mani sporche di sangue per tutte quelle vite che muoiono nel Mediterraneo da anni”, hanno esclamato gli attivisti, prima di lanciare vernice rossa sull’iconica fontana dei Malavoglia.
Il Questore di Catania ha emesso un foglio di via obbligatorio con ordine di rientro nel comune di residenza e divieto di ritorno nel comune di Catania per un periodo di un anno e mezzo per uno di loro, di due anni per due giovani, di tre anni per altri quattro attivisti e per quattro anni per 3 manifestanti. Sono responsabili di aver organizzato una manifestazione non autorizzata e senza preavviso. Alcuni di essi oltre devono rispondere di danneggiamento aggravato, altri di violenza privata ed interruzione di pubblico servizio. Venerdi scorso, mentre tre attivisti versavano la vernice della fontana e venivano bloccati dalla Polizia di Stato, altri sette attivisti hanno bloccato la circolazione stradale in viale XX settembre legandosi tra di loro con una catena. Poco dopo gli agenti hanno rimosso il blocco stradale e anche in questo caso hanno fermato ed identificato i manifestanti. Nell’immediatezza dei fatti i poliziotti avevano denunciato tre persone – una 24enne di Alcamo (Trapani), una 29enne di Milano ed un 33enne di Vicenza -per la protesta nella fontana. A queste si sono ora aggiunti i sette attivisti che hanno attuato il blocco – una 27enne di Pavia, un 28enne di Reggio Emilia, un 20enne di Napoli, una 23enne ed una 21enne di Palermo, una 30enne di Torino ed una 33 di Milano – che devono rispondere di blocco stradale.