Favara, cugini assolti dall’accusa di indebita percezione del reddito di cittadinanza
La vicenda scaturisce da un accertamento della Guardia di Finanza sulle istanze avanzate dai due cugini dirette ad ottenere il sussidio
Erano finiti a processo con l’accusa di aver omesso di dichiarare il reale numero dei componenti del nucleo familiare al fine di ottenere il reddito di cittadinanza. Il giudice per l’udienza preliminare Micaela Raimondo ha disposto l’assoluzione nei confronti di una coppia di cugini di Favara. Si tratta di Rosario Crapa, 34 anni, e Rosalia Crapa, 41 anni, entrambi difesi dall’avvocato Salvatore Cusumano. Anche il pubblico ministero, al termine della requisitoria, aveva avanzato la richiesta di assoluzione per i due imputati.
La vicenda scaturisce da un accertamento della Guardia di Finanza sulle istanze avanzate dai due cugini dirette ad ottenere il sussidio. Le domande erano state presentate a distanza di un anno l’una dall’altra. Secondo l’accusa, che però non ha trovato riscontro in giudizio, entrambi avrebbero omesso di dichiarare che il nucleo familiare fosse composto da più di una persona.