Giudiziaria

“Custodiva l’arsenale del clan di Villaseta”, netturbino resta in carcere 

L'operatore ecologico, sorpreso in possesso di un vero e proprio arsenale, resta in carcere

Pubblicato 12 mesi fa

Arresto convalidato e custodia cautelare in carcere. Lo ha disposto il giudice per le indagini preliminari Iacopo Mazzullo nei confronti di Alessandro Mandracchia, 48 anni, operatore ecologico. Il netturbino era stato arrestato due giorni dopo il maxi blitz contro le cosche mafiose di Villaseta e Porto Empedocle a margine di una perquisizione nei pressi della sua abitazione in contrada Fondacazzo.

All’interno di un bidone in plastica i militari dell’Arma hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale: pistole, una bomba a mano, una mitragliatrice e anche una penna-pistola. Per gli inquirenti non ci sono dubbi. Appartengono al clan di Villaseta. L’operatore ecologico, difeso dall’avvocato Teresa Alba Raguccia, non ha risposto alle domande del giudice ma ha voluto precisare di non sapere la provenienza di quelle armi. L’uomo è accusato di detenzione e ricettazione. 

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