Agrigento

Capitale della cultura e il “caso” del logo, Firetto: “Ennesimo imbarazzo”

L’ex sindaco di Agrigento denuncia una “grande somiglianza” tra il logo di Capitale della cultura e quello utilizzato per gli stati generali della Protezione civile

Pubblicato 3 settimane fa

“Una coincidenza o una comune matrice? O una scelta strategica di rimando ad Agrigento che invece le sottrae centralità e valore? La grande somiglianza c’è, in effetti, e andrebbero ricercati i responsabili di questo ennesimo imbarazzo su Agrigento Capitale Italiana della Cultura.” Lo afferma in una nota l’ex sindaco, oggi a capo dell’opposizione in consiglio comunale, Lillo Firetto. 

“Già il logo che non era un logo, il telamone stilizzato con i 4 elementi, presentato in pompa magna ed esposto in gigantografia davanti alla stazione, che continua a comparire sui media, pur essendo stato sostituito. Passi anche il fatto che, in corso d’opera, e dopo due anni dalla proclamazione si sia deciso a dicembre 2024 di optare finalmente per un logo, definito di “scopo”, ma che ha di fatto soppiantato il precedente – continua Firetto – Errore di comunicazione prima e dopo, perché in effetti adottato con con un colpevole ritardo. Ora, questa novità che gli Stati generali della Protezione civile abbiano scelto di presentarsi con un’ analogia comunicativa che lascia a bocca aperta. Oltre l’imbarazzo e la beffa perfino un dubbio sui costi complessivi delle tre operazioni a carico dei contribuenti.”

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