Violenza sessuale ai danni di minori non accompagnati: arrestato loro connazionale
Tutto è nato dall’esposto presentato in Procura dall’avvocato che cura gli interessi della struttura di accoglienza, che segnalava i numerosi abusi compiuti.
Un cittadino di uno stato dell’Asia meridionale di 39 anni residente da anni ad Agrigento è stato arrestato con la pesante accusa di violenza sessuale e minaccia ai danni di sei suoi connazionali (maschi) quasi tutti minori non accompagnati accolti in una struttura specializzata della citta dei templi.
L’uomo, difeso dagli avvocati Salvatore Cusumano e Roberto Gambino, è finito in manette dopo che il pubblico ministero Elenia Manno ha depositato richiesta di cattura che è stata accolta dal Gip del tribunale agrigentino, Iacopo Mazzullo. I fatti, numerosi episodi, sarebbero avvenuti tutti nel 2024. L’arrestato, difeso in una prima fase da altri avvocati, ha già avuto respinti i ricorsi che miravano ad ottenere la scarcerazione e l’applicazione di una misura meno afflittiva.
Tutto nasce dall’esposto presentato in Procura dall’avvocato che cura gli interessi della struttura protetta, che segnalava i numerosi abusi compiuti. Le indagini, immediatamente affidate alla Polizia di Stato hanno messo subito in evidenza un gravissimo compendio accusatorio, soprattutto le dichiarazioni concordanti delle persone offese, che ha fatto scattare il provvedimento restrittivo.
Scrive il pubblico ministero Manno nella sua richiesta di cattura: “Orbene, le dichiarazioni delle persone offese e delle altre persone informate sui fatti appaiono già di per sé intrinsecamente attendibili, non avendo mai i giovani mostrato sentimenti di astio e/o risentimento nei confronti dell’indagato che, anzi, nei mesi scorsi è stato per loro un vero e proprio punto di riferimento, essendo i giovani giunti in Italia da soli, senza permesso di soggiorno e con le evidenti difficoltà legate sia alla loro giovane età che alla scarsa conoscenza della lingua Italiana. L’indagato, dunque, si è evidentemente approfittato della condizione soggettiva delle vittime che di lui si sono fidate, tanto da condividere con lo stesso pasti e tempo libero, condizione – questa – che ha certamente agevolato nell’indagato l’esecuzione del suo proposito criminoso, consistito nell’intrattenere con i ragazzi (alcuni anche minorenni) approcci e rapporti sessuali non voluti, fingendo addirittura che tali pratiche costituissero in Italia una situazione di normalità. Le dichiarazioni dei giovani (che la psicologa all’uopo nominata ha, peraltro, definito attendibili) sono tutte perfettamente convergenti l’una con l’altra, sia con riferimento alle modalità esecutive delle condotte illecite, sia per quanto concerne le tempistiche e i luoghi del commesso reato: le vittime, infatti, hanno narrato nei minimi dettagli quanto avvenuto all’interno dell’abitazione dell’indagato, nonché in luoghi a poca distanza dalla casa di quest’ultimo, descritti minuziosamente e, peraltro, corrispondente alla situazione reale ( così come constatato anche dalla P.G. operante). Alcuni di loro hanno poi fornito riscontri documentali (si vedano a riguardo i messaggi estrapolati dai telefoni cellulari e all’uopo tradotti) che danno atto dell’atteggiamento minaccioso posto in essere dall’uomo il quale, avendo evidentemente appreso delle indagini nei suoi confronti, ha provato persino a ricattarli, affermando avrebbe avuto il potere di impedire il rilascio del permesso di soggiorno, così da costringerli a tornare nel loro paese di origine. Tutti i giovani, infine, hanno riconosciuto senza ombra di dubbio l’indagato nelle foto sottoposte alla loro attenzione. Deve essere dato credito, dunque, alle dichiarazioni dei soggetti escussi, non comprendendosi – peraltro – quali ulteriori finalità potrebbero avere le persone offese nel denunziare fatti così gravi”.
L’intera vicenda giudiziaria ha fatto registrare ulteriori significativi passaggi e cioè e due incidenti probatori per interrogare ulteriormente alcune delle parti offese, Il prossimo atto irripetibile verrà svolto il prossimo 19 settembre.