“Si dice Belìce – Futtitinni”: l’ultimo episodio della travel comedy dedicata ai comuni della Valle
L’obiettivo del G.a.l. Valle del Belìce e della produzione, è stato fin da principio quello di raccontare un territorio che da tempo ha abbandonato la narrazione di luogo distrutto dal sisma del 1968 e che oggi offre percorsi turistici
Hanno riscosso un grande successo di visualizzazioni i primi tre episodi della travel comedy “Si dice Belìce – Futtitinni”, una serie di 4 mini video per il web prodotta da Uni.cas.r.l.e G.a.l. Valle del Belìce per raccontare, con un linguaggio nuovo, il Belìce di oggi. La simpatica serie, appositamente ideata per il web nell’ambito di un progetto promozionale turistico del G.a.l., ha esordito l’1 settembre con il primo video-episodio dedicato al comune di Montevago per poi fare tappa al Palazzo del Gattopardo di Santa Margherita di Belìce e giungere al Castello Grifeo di Partanna, in provincia di Trapani.
Nell’ultimo episodio, intitolato “Il Treno”, i protagonisti della travel comedy, Antonio Pandolfo, siciliano ironico e ospitale e Alessandro Gandolfo, milanese in vacanza un po’ impacciato, si ritrovano nei pressi dei binari della vecchia ferrovia a un passo dalla Riserva naturale Foce del Fiume Belìce nella zona costiera di Porto Palo di Menfi.
L’obiettivo del G.a.l. Valle del Belìce e della produzione, è stato fin da principio quello di raccontare un territorio che da tempo ha abbandonato la narrazione di luogo distrutto dal sisma del 1968 e che oggi offre percorsi turistici, culturali, naturalistici ed enogastronomici di grande pregio, adatti ad un turismo che vuole entrare in contatto con un territorio ancora incontaminato, fortemente centrato sulla tradizione di piccole comunità laboriose. Proprio dalla presenza nella Valle di tanti giornalisti che hanno raccontato il devastante sisma del 1968 sui media nazionali, è nato l’equivoco sulla corretta pronuncia del nome “Belìce” che trae origine dal nome arabo di un antico casale,“Belìch”, la cui corretta pronuncia implica l’apposizione dell’accento grave sulla “i”.
Quindi anche nel quarto ed ultimo episodio della serie, partendo dalla corretta pronuncia del nome, si scherza sulle aspettative del turista milanese che si imbatte in binari dai quali non passa un treno che, però, oggi ospitano un percorso naturalistico inatteso e, a pochi metri, un mare spettacolare che si disvela dietro le dune sabbiose della spiaggia di “Giache Bianche”. A dare ritmo al racconto sono le battute reciproche dei due personaggi che si muovono quasi casualmente sullo sfondo di un ambiente che non ha bisogno di essere presentato diversamente da com’è! Anzi, la sua natura per certi versi ancora acerba e priva di tutti quegli orpelli che di solito caratterizzano i luoghi turistici, è proprio il suo punto di forza. Il Belìce è dunque un territorio autentico e sincero, dove la bellezza e insita nelle cose e non costruita.
Alla luce del successo di visualizzazioni ottenuto con i primi tre episodi, il Gal Valle del Belìce, diretto da Alessandro La Grassa e presieduto dal sindaco di Gibellina, Salvatore Sutera, in una recente intervista del suo direttore ha confermato come la formula renda giustizia ad un territorio che offre tanto senza ostentare. L’avventura di “Si dice Belìce – Futtitinni” prosegue, dunque, con il suo quarto episodio online dal 23 settembre sul sito web www.galvalledelbelice.it, su YouTube, Facebook, Instagram e TikTok. Anche se, alla luce del positivo riscontro ottenuto, sembra destinata a proseguire con nuove iniziative e nuovi progetti che il G.a.l. ha intenzione di portare avanti nei prossimi mesi.