Agrigento si prepara alla riapertura ufficiale del Circolo dei Nobili
Dopo decenni di chiusura e silenzio, lo storico salotto aristocratico riapre le sue porte con la nascita del Centro cultura contemporanea
Si svolgerà sabato mattina, alle 10.30, nell’elegante cornice dell’ex collegio dei Filippini, in via Atenea, ad Agrigento, si terrà la conferenza stampa di presentazione della manifestazione che segnerà la riapertura ufficiale del Circolo dei Nobili. Dopo decenni di chiusura e silenzio, lo storico salotto aristocratico riapre le sue porte con un nuovo progetto: la nascita del Centro cultura contemporanea, un contenitore che si propone di diventare punto di riferimento per l’arte, la riflessione e la cittadinanza attiva.
A presentare l’iniziativa saranno Giuseppe Zegretti, presidente del Circolo dei Nobili, Maria Luisa Zegretti, presidente dell’associazione Omnia Labor APS, e Tiziana Bonsignore, curatrice della mostra d’arte contemporanea “Archivi invisibili” firmata da Marilina Marchica, che sarà uno dei primi eventi ad animare le sale del Circolo rinnovato.
La conferenza stampa sarà occasione per illustrare in dettaglio le finalità e le tappe del progetto.
Presidente del rinato Circolo dei Nobili, Giuseppe Zegretti sottolinea come questa iniziativa non sia solo un’operazione di restauro o di programmazione culturale, ma un atto di responsabilità verso la città. «Il Circolo dei Nobili torna a vivere non per celebrare un passato elitario, ma per creare un presente aperto, accessibile, vivo. Vogliamo che Agrigento abbia un luogo dove l’arte, la riflessione, la memoria e l’innovazione possano incontrarsi».
Maria Luisa Zegretti evidenzia il valore simbolico della riapertura: «Restituire alla città questo spazio significa offrire una casa alla cultura e una voce a chi oggi ha voglia di raccontare, creare, proporre idee. Il nostro obiettivo è costruire un’esperienza permanente di produzione culturale».
La rinascita del Circolo dei Nobili non è quindi un’operazione nostalgica, ma un’azione concreta che guarda al presente e al futuro, pronta a restituire ad Agrigento uno spazio vitale, capace di produrre cultura, bellezza e partecipazione.