Cultura

Concordia, uno spazio di dialogo e di voce: Ad Agrigento il progetto di Esther Regueira

Il progetto Concordia: Dialoghi sui paesaggi sociali mira a creare spazi di riflessione su questioni cruciali nell'attuale panorama socio-politico e artistico

Pubblicato 53 minuti fa

Concordia, ovvero armonia e comprensione, coesione e dialogo, confronto e scambio, in uno spazio in cui sia possibile scambiare conoscenze ed esperienze. Per arrivare a un luogo condiviso di dialogo costruttivo – a cui contribuiscono anche discussioni e disaccordi, certo, ma sempre sul filo del rispetto – è necessario porre domande. Per capire, giudicare, spiegare. Il progetto Concordia: Dialoghi sui paesaggi sociali curato da Esther Regueira (curatrice associata Lisa Mazza) prodotto da Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 e parte del dossier di candidatura, mira a creare spazi di riflessione su questioni cruciali nell’attuale panorama socio-politico e artistico, a porre domande che costringono ad andare oltre le prospettive tradizionali, sfruttando l’immaginazione, passando dall’uno a tutti, ma ridando nello stesso tempo voce, a chi non ce l’ha. Concordia è un “progetto situato”, ovvero consapevole del luogo e del tempo in cui agiamo, in stretto contatto e dialogo con le realtà creative del territorio agrigentino. Sono stati invitati artisti, musicisti, registi, filosofi, artigiani, esperti di giardini per riflettere sulle condizioni sociali di oggi in una serie di dialoghi e scambi aperti alla città.

La chiesa di Santa Sofia, ad Agrigento, ospita (dal 27 settembre al 23 novembre) una collettiva basata sui dialoghi tra passato e presente per immaginare altri futuri e una riflessione sul concetto di “conflitti” e “resistenze”. Partecipano artisti che per formazione e scelta, hanno sempre indagato minoranze, conflitti razziali, migrazioni, identità e diversità: Alonso Gil (nato a Badajoz nel 1966, vive a Siviglia, Spagna), Cecilia Noriega-Bozovich (nata a Chimbote nel 1954, vive a Lima, Perù), Daniela Ortiz (nata a Cusco nel 1985, vive a Urubamba, Perù), Francis Alÿs (nato a Amberes nel 1957, vive in Città del Messico), Muna Mussie (nata in Eritrea nel 1978, vive a Bologna), Robin Kahn (nata a New York nel 1961, dove vive tuttora), Salvatore Errore (nato e vissuto ad Agrigento 1929-2011) e Kimika (nata a Gifu, Giappone, vive a Siviglia, Spagna). In una vetrina, pagine de “L’abicì della Guerra” di Bertolt Brecht. Date: dal 27 settembre al 23 novembre.

Al Teatro Pirandello un’opera dell’artista greca Maro Michalakakos (Atene, 1967) nota per le sue ibridazioni oniriche di forte impatto, per i suoi rimandi alla memoria e ai ricordi familiari, sarà in dialogo con un’installazione site specific della scrittrice Ester Rizzo, una proiezione che recupera nomi e volti di donne siciliane, di ieri e di oggi, importanti nella musica e nella letteratura, ma spesso dimenticate e ignorate, cancellate dai colleghi uomini. Siciliane è un progetto visivo e letterario, nato dalla necessità e dal desiderio di rendere visibile il lavoro di 25 figure femminili, il cui contributo merita di essere recuperato e celebrato per una questione di giustizia storica e sociale. I ritratti delle 25 donne – tra loro Elvira Mancuso, scrittrice nissena, femminista ante litteram di cui quasi si sconoscono la storia e le opere; e Giuliana Saladino, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita passato nel più completo silenzio in quasi tutte le manifestazioni letterarie – saranno proiettati al Teatro; il volume che è nato, sarà distribuito al pubblico. Date: dal 26 settembre al 23 novembre. 

Il 27 settembre, il Giardino della Kolymbethra ospita un programma cinematografico co-curato da Andrea Franco, in collaborazione con la Todoli Citrus Foundatió di Valencia, sogno realizzato di Vicente Todolí (ex direttore della Tate Modern di Londra e attuale direttore di Pirelli Hangar Bicocca, a Milano), per salvaguardare gli agrumi dall’urbanizzazione. Oggi il suo frutteto con 500 varietà provenienti da ogni angolo del pianeta, è probabilmente la più grande collezione di agrumi coltivati all’aperto al mondo. Sempre il 27 settembre alle 18 conversazione tra Cristina Giménez, direttrice della fondazionevalenciana, e Federica Salvo, direttrice del Giardino della Kolymbethra (altro unicum botanico straordinario) sul necessario rapporto tra arte e natura. A seguire, le proiezioni selezionate, divise in due sezioni: la prima, Paradise garden, riunisce lavori con cui registi e artisti visivi hanno esplorato giardini e frutteti reali o immaginari; quindi Occhi d’acqua, programma che celebra l’acqua come elemento essenziale nella vita e nell’arte, oggetto di studio di pittori, poeti, fotografi e cineasti. Registi: Jean Painlevé, Sílvia das Fadas, Agnés Varda, Adelaide Cioni, Rocío Mesa, Hollis Frampton, Bärbel Neubauer. 

Il Museo Archeologico Pietro Griffo ospita una serie di scatti di Santi Palacios sul dramma dei migranti nel Mediterraneo. È considerato uno dei più importanti fotoreporter internazionali a trattare il tema delle migrazioni e delle rivoluzioni climatiche. Gli scatti di Santiago Palacios si interrogano sulla costruzione della storia e riflettono sull’anacronismo o sulla permanenza di alcuni comportamenti ed eventi che, immemori della Storia, continuano a verificarsi nel Mediterraneo. Installazione in collaborazione con l’Istituto Cervantes. 

Il 28 settembre alle 11 al Museo Griffo Giuseppe Parello, presidente del Parco Archeologico Valle dei Templi e direttore di Agrigento2025; l’architetto Pietro Airoldi, studioso dell’opera di Franco Minissi, creatore del Griffo, e le curatrici di Concordia: Dialoghi sui paesaggi socialiEsther Regueira e Lisa Mazza, trasformeranno il museo in uno spazio attivo di dialogo e confronto, almeno temporaneo.

Per conoscere e agire nel territorio bisogna esplorarlo, camminarci intensamente, percorrerlo e goderlo. Valeria Scavone, docente del Dipartimento di Urbanistica della Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, studiosa dello sviluppo urbano di Agrigento, condurrà il 27 settembre una passeggiata attraverso la città per cercare di comprenderne le diverse dinamiche sociali in rapporto con i luoghi. 

Alcuni degli artisti hanno vissuto e lavorato ad Agrigento, realizzando opere site specific o entrando in dialogo con associazioni, artisti  e musicisti  locali in spazi privati e  pubblici della città. Da questi confronti sono nate le performance presentate.

NELLE TRE GIORNATE DI INAUGURAZIONE.

26 settembre alle 18.30 prenderà vita l’installazione dell’artista messicano Rubén Ojeda Guzmán, Κόσμος / Cosmos, (2025) tra il cortile della chiesa Santa Sofía e il Teatro Pirandello: una fusione di vari elementi, storia militare, simbolismo astronomico, riflessione culturale e attivismo sociale, per un appello alla resistenza. Alle 19 la danzatrice spagnola Carmen Avilés avvierà un coinvolgente confronto tra “taranta flamenca” e la tarantella siciliana, entrando in contatto con i musicisti agrigentini Graziano Mossuto, Giuseppe Di Nolfo,  Maria Sole Di Maida e Rino Boccadoro. Il 27 settembre alle 10.30, la passeggiata con Valeria Scavone alla scoperta della città.  Quindi il dialogo tra Cristina Giménez e Federica Salvo al Giardino della Kolymbethra e la sessione cinematografica. Infine, Alonso Gil si unirà a Scaro Café e a un gruppo di giovani artisti, migranti e designer locali. Il 28 settembre, dalle 13 alle 19, in piazza Ravanusella l’artista spagnolo presenta Vestiti della Vita, evento pubblico di stampa tessile e pittura condivisa in collaborazione con Scaro Caffe, aperto alla cittadinanza. La stoffa diviene mezzo per creare idee visibili, desideri e pensieri delle città, diventa copertura, resilienza e gioia;  e per interagire con la comunità migrante di Agrigento. In consolle DJ Radio Scarto. Mama Africa cucinerà piatti senegalesi. Una pubblicazione finale documenterà la crescita di tutti questi dialoghi.

FINISSAGE – 22 novembre

Sabato 22 novembre dalle 11.30 alle 13 alla Biblioteca Lucchesiana, la danzatrice e creativa londinese Yinka Esy Graves presenterà Transposition, nuovo pezzo creato proprio per “Concordia”; chiude una conferenza di Ester Rizzo che presenterà la sua ricerca sulle donne di talento in Sicilia, diventata il libro, “Talenti femminili in scena”, pubblicato da Medinova, casa editrice diretta da Antonio Liotta.

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