“Il profumo dell’onestà”, convegno sul giudice Livatino alla Biblioteca Lucchesiana
Una iniziativa per continuare ad alimentare la memoria, a comprendere il valore del martirio cristiano e a presentare un modello di credente e di professionista
Giovedì 27 novembre alle ore 18 in Lucchesiana, promosso dal direttore della Lucchesiana don Angelo Chillura e dal direttore del Parco Archeologico arch. Roberto Sciarratta, il convegno: “Il profumo dell’onestà. Il beato Rosario Angelo Livatino: un uomo cristianamente realizzato”.
A 35 anni dall’assassinio sulla strada statale 640 nel viadotto Gasena, e a 4 anni dalla beatificazione del Martire della fede nella cattedrale di Agrigento del 9 maggio 2021, una iniziativa per continuare ad alimentare la memoria, a comprendere il valore del martirio cristiano e a presentare un modello di credente e di professionista che ha svolto il suo lavoro con grande senso di responsabilità, umanità, correttezza e onestà.
In un periodo di decadimento morale e di vuoto di figure di riferimento, è indispensabile riproporre modelli sani di impegno professionale, civile e religioso. La vita di Livatino ed il suo consapevole sacrificio configurano una forma di santità che rispecchia pienamente le radici autentiche del Cristianesimo compiutamente espresse nei Vangeli. Il rapporto carità e giustizia hanno un evidente riscontro nei diari di Livatino, dove telegrafici appunti documentano chiaramente il rifiuto di ogni pressione finalizzata a condizionarne il lavoro, l’assunzione su di sé di ogni rischio fino al “Dio mi indicherà la strada” con l’accettazione consapevole del martirio.
Nell’ambito lavorativo egli non ha ceduto ad alcun protagonismo, non ha mai concesso interviste e mai ha dato spazio ad attività eccedenti alla giustizia o finalizzate a carrierismo ed ancor meno a blandire i potenti. Dopo la presentazione del direttore don Angelo Chillura, e il saluto del direttore Roberto Sciarratta, gli interventi di mons. Alessandro Damiano, Arcivescovo di Agrigento “La santità è la normalità del bene”, di mons. Vincenzo Bertolone, vescovo emerito di Catanzaro-Squillace, “Il profumo dell’onestà”, di Luigi D’Angelo, presidente emerito del Tribunale di Agrigento: “Il coraggio della libertà”.
Mons. Bertolone è stato postulatore della fase romana presso la Congregazione per le Cause dei Santi per la beatificazione del giudice Livatino.
Compito del postulatore è di occuparsi degli adempimenti canonici richiesti nell’ambito delle cause di beatificazione e di canonizzazione, raccogliere e studiare i testi, ascoltare le testimonianze, preparareuna biografia documentata, indicando la pratica delle virtù in grado eroico e la santità di vita e, nel caso di Livatino, il martirio subito in odium fidei e da lui consapevolmente accettato, che giustificano la beatificazione.
Luigi D’Angelo, per 41 anni in magistratura, è stato amico e collega di Livatino, e insieme hanno istruito diversi processi sulla mafia di Agrigento. Ha conosciuto la persona, il suo animo, lo stile professionale. Per cui, oltre ad avere il valore di testimonianza, il suo intervento ci permetterà di comprenderne ancor meglio la fede, la coerenza, il coraggio e la correttezza giuridica ed esistenziale.


