Accusato di fornire droga ai “narcos” di Agira, assolto autista agrigentino
L’agrigentino, autotrasportatore di una ditta di rifiuti, era stato arrestato alla fine del febbraio scorso nell’ambito dell’inchiesta “Idra”
Il fatto non sussiste. Nessuna consegna di droga. Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta, David Salvucci, ha assolto Domenico La Greca (difeso dall’avvocato Salvatore Gugino), 36 anni, di San Giovanni Gemini, dall’accusa di detenzione, vendita, cessione, trasporto e consegna a terzi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack e marijuana. L’agrigentino, autotrasportatore di una ditta di rifiuti, era stato arrestato alla fine del febbraio scorso nell’ambito dell’inchiesta “Idra”, l’operazione della Polizia di Stato contro un’organizzazione operante nell’Ennese dedita al traffico di sostanze stupefacenti.
Al termine del giudizio abbreviato, condizionato all’audizione del perito informatico Pietro Indorato, il trentaseienne è stato assolto con formula più ampia. Dalle immagini estrapolate, e proiettate in aula ad alta risoluzione, non sarebbe emerso alcuna consegna di droga. Anche il pm della Dda di Caltanissetta Bonanno, al termine della requisitoria, aveva chiesto l’assoluzione nei confronti dell’agrigentino. L’operazione Idra ipotizzava l’esistenza di un gruppo al cui vertice ci sarebbe stato Rosario Cuccia, 72 anni, personalità di spicco nel settore del narcotraffico anche internazionale.
Sarebbe stato lui a delineare le strategie e ad assumere le decisioni fondamentali per il coordinamento delle cessioni, il recupero e la divisione dei relativi proventi, nonché per l’individuazione dei fornitori dell’associazione. L’inchiesta “Idra” nasce di fatto con l’arresto, avvenuto il 27 aprile 2023, di Pietro Cuccia e del figlio Rosario (cl. ’99). In breve tempo le attenzioni si sono spostate su Rosario Scuccia, classe 53. Fondamentale, infine, il ritrovamento di un vero e proprio “libro mastro” con appunti, somme di denaro e nomi.


