Agrigento, “sigilli” a case a luci rosse: si attendono gli interrogatori
Si terrà probabilmente domani, o martedì, l’interrogatorio di garanzia nei confronti di Emanuele Pace, 66 anni, ex impiegato delle Poste; Pierina Miccichè, 62 anni, e il figlio Visilij Pace, 29 anni, l’intero nucleo familiare arrestato con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Secondo l’accusa gli stessi avrebbero messo su un giro di squillo nel […]
Si terrà probabilmente domani, o martedì, l’interrogatorio di garanzia nei confronti di Emanuele Pace, 66 anni, ex impiegato delle Poste; Pierina Miccichè, 62 anni, e il figlio Visilij Pace, 29 anni, l’intero nucleo familiare arrestato con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Secondo l’accusa gli stessi avrebbero messo su un giro di squillo nel pieno centro di Agrigento sfruttando tre immobili, originariamente destinati ad accogliere turisti per brevi periodi, in via Saponara.
L’indagine prende origine nel febbraio 2019 in seguito a diverse segnalazioni dei residenti della zona che hanno notato un notevole via-vai di persone. Sembra che una delle squillo avrebbe anche collaborato con la polizia. In un verbale, dell’aprile del 2018, per una presunta aggressione subita da alcune “colleghe” per l’accaparramento di clienti, quest’ultima avrebbe detto agli agenti di esercitare il mestiere più antico del mondo insieme ad altre prostituite e a trans nelle case di appuntamento scoperte in via Saponara.
Intanto sono stati posti sotto sequestro gli appartamenti “incriminati”. utilizzati dalle prostitute che avrebbero versato ai proprietari dai 40 ai 60 euro al giorno per la permanenza negli stessi, somme che sarebbero state pagate anticipatamente.