Agrigento

Conservazione e valorizzazione dell’agro biodiversità, al via al secondo corso Progetto Demetra

Il progetto organizzato dal Parco Valle dei templi ha visto la partecipazione di sessanta corsisti, tra professionisti e studenti

Pubblicato 2 mesi fa

È partito con grande entusiasmo il secondo corso di formazione organizzato nell’ambito del Progetto Demetra dal Parco Valle dei Templi di Agrigento in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, con il patrocinio dell’Odaf (Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali) di Agrigento e la Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, finanziato dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura in seno al Psr Sicilia 2014/20   Misura 10.2 a, e 4.4 a. Il progetto ha visto la partecipazione di sessanta corsisti, tra professionisti e studenti della quinta A Ipa, dell’istituto agrario Galilei di Canicattì che hanno aderito con interesse al percorso formativo costituito sul tema della biodiversità coltivata nel contesto mediterraneo.  Il “Progetto Demetra”, prevede un pacchetto di interventi e azioni per la salvaguardia e la conservazione della diversità delle risorse genetiche vegetali in agricoltura.

Dopo il saluto del Direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta, sono intervenuti il Prof Paolo Inglese, docente dell’Università degli Studi di Palermo e direttore scientifico del progetto, e il Tenente Colonnello Vincenzo Castronovo, Comandante del Centro Anticrimine Natura dei Carabinieri di Agrigento. Ha introdotto i lavori Lillo Alaimo Di Loro, Agronomo del Parco e coordinatore del Progetto Demetra.

“Siamo felici – ha commentato il Direttore Sciarratta – di avere avviato questo secondo corso di formazione del Progetto Demetra che mira anche a formare un nucleo di specialisti in materia di biodiversità coltivata mediterranea tra i funzionari regionali degli assessorati deputati alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio paesaggistico. Questi esperti saranno fondamentali per coordinare le azioni volte a contrastare il rischio di estinzione ed erosione della biodiversità coltivata mediterranea”.

“Oggi celebriamo questa giornata di studi – ha detto il colonnello Castronovo – per far nascere una nuova coscienza nei giovani. Una  importante ed eccellente iniziativa all’interno del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi che punta a tutelare la biodiversità nell’ambito specifico dell’agro biodiversità.  L’Arma dei Carabinieri con le sue articolazioni, nei reparti biodiversità della grande unità forestale, ambientale e agroalimentare, è un serbatoio di un patrimonio genetico inestimabile”.

“Questo secondo corso – spiega Lillo Alaimo Di Loro – si concentra sullo studio delle “Strategie di conservazione e valorizzazione dell’agro biodiversità” e prevede docenze frontali in alula e attività di laboratorio presso i campi collezione e le aree annesse al piano di lavoro.  E’ finalizzato all’acquisizione di competenze e qualifiche necessarie alla conservazione, tutela, promozione e divulgazione della biodiversità coltivata mediterranea. Il Progetto Demetra, inoltre, con il coinvolgimento degli studenti, sta diventando sempre più un punto di riferimento culturale per il mondo della scuola”.

I tre moduli di corso gratuiti si rivolgono a figure professionali qualificate nell’ambito agrario e a uditori sensibili alle tematiche ambientali. 

Obiettivo del progetto è quello di concorrere direttamente alla tutela dell’agro-biodiversità attraverso la conservazione del patrimonio genetico vegetale in una sorta di banca vivente di germoplasma per i progetti di miglioramento genetico. La biodiversità biologica è il più importante, se non l’unico, strumento che gli ecosistemi hanno di reagire ai cambiamenti, talvolta anche repentini, delle condizioni generali.

Le azioni finanziate hanno permesso di censire, documentare, classificare e catalogare le diverse tipologie genetiche presenti nell’area del Parco, consentendone la conservazione e tutela ma anche approntando quanto necessario alla realizzazione di strutture idonee alla loro conservazione. Inoltre, proprio nell’ambito del progetto, sono state poste in essere le necessarie misure di accompagnamento, informazione e divulgazione capaci di consentire la promozione dei contenuti scientifici del lavoro di conservazione e di acquisire le abilità necessarie a iscrivere il materiale genetico tutelato negli albi regionali e nazionali.

In particolare il Parco Archeologico ha dato vita ad un sistema di campi-catalogo per la raccolta e la conservazione delle diverse varietà agricole siciliane relativamente ad agrumi, frutta fresca e frutti minori, vite e olivo, oltre a un gruppo di 10 grani antichi autoctoni. Tali attività nel tentativo di preservare e mantenere disponibile e vitale il materiale biologico per la riproduzione e propagazione da utilizzare nel processo di sviluppo anche di possibili nuove attività agricole.

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