“Mafia-appalti”, emersi dopo 30 anni brogliacci intercettazioni
Due anni di ricerche e circa 2000 faldoni con migliaia di pagine di documenti adesso al vaglio degli inquirenti
Sono stati ritrovati dalla Guardia di Finanza i brogliacci delle intercettazioni effettuate negli anni ’90 nell’ambito delle indagini sulle infiltrazioni di Cosa Nostra nel settore imprenditoriale e, in particolare, nelle aziende del Gruppo Ferruzzi.
Si tratta dell’attività che era stata disposta dalla procura di Palermo nell’inchiesta mafia-appalti che secondo alcuni, sarebbe il vero movente della strage di via D’Amelio costata la vita al giudice Paolo Borsellino. La scoperta conferma quanto già accertato e cioè che nessuno ha mai dato seguito alla disposizione (prassi dell’epoca in caso di irrilevanza delle registrazioni) di smagnetizzare le bobine e distruggere i brogliacci, tesi inizialmente avanzata dai pm di Caltanissetta. Le bobine erano già state trovate mesi fa negli archivi della Procura di Palermo, ora sono venuti fuori anche i brogliacci contenuti in quattro buste di colore giallo con ancora i timbri della Guardia di Finanza apposti nel 1992, ricoperte di polvere e lasciate a terra. A fare la scoperta è stato il Gico della Guardia di Finanza di Caltanissetta, su delega della Dda. Il ritrovamento è arrivato al termine di ricerche durate più di due anni e che hanno comportato la consultazione di 2000 faldoni con centinaia di migliaia di pagine di documenti.
Ex pm Natoli sentito per 12 ore a Caltanissetta:
Per quasi 12 ore, fino a tarda sera, ieri Gioacchino Natoli, accusato di favoreggiamento aggravato alla mafia e calunnia, e’ stato sentito dai magistrati di Caltanissetta dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati per gli scenari scaturiti dopo l’archiviazione dell’indagine Mafia e appalti, un grande faldone del Ros di Palermo in cui sono emersi legami tra imprenditori palermitani come Antonio Buscemi e Cosa nostra. L’ex pm di Palermo ha deciso di rispondere a tutte le domande dei magistrati nisseni. La procura di Caltanissetta gli contesta di avere insabbiato l’indagine che riguardava un filone della cosiddetta inchiesta mafia-appalti per favorire esponenti mafiosi come l’imprenditore palermitano Buscemi. Subito dopo l’iscrizione nel registro degli indagati insieme al collega Giuseppe Pignatone, Natoli si era avvalso della facolta’ di non rispondere. Dopo mesi dalla prima audizione il magistrato ormai in pensione, difeso dagli avvocati Fabrizio Biondo, Ettore Zanoni e Ninni Reina, ha chiarito la sua posizione in merito alla richiesta di distruzione delle bobine su Mafia e appalti che sono stati trovati dalla Finanza tre anni fa e che sono state riascoltate. Proprio di oggi e’ la notizia del ritrovamento, lo scorso 2 luglio, da parte dei militari del Gico della Guardia di finanza di Caltanissetta, su delega della Dda Nissena, del ritrovamento nella sede di Palermo, dopo 30 anni, di brogliacci di intercettazioni effettuate negli anni ’90 circa le infiltrazioni di Cosa Nostra nel settore imprenditoriale e, in particolare, nelle aziende gia’ appartenenti al Gruppo Ferruzzi. I brogliacci sono stati rinvenuti in quattro buste di colore giallo ancora recanti i timbri della Guardia di Finanza apposti nel 1992, ricoperti di polvere e lasciati a terra in archivi da tempo non utilizzati.