Agrigento

Inchiesta Duty Free: scintille in aula tra pm e difesa

Ancora scintille in aula dove ieri mattina è ripreso il processo scaturito dall’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Agrigento denominata “Duty Free” che avrebbe fatto luce su un presunto giro di tangenti e favori all’interno dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento. Duro botta e risposta tra pubblico ministero, che ha accusato uno dei legali del […]

Pubblicato 4 anni fa

Ancora scintille in aula dove ieri mattina è ripreso il processo scaturito dall’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Agrigento denominata “Duty Free” che avrebbe fatto luce su un presunto giro di tangenti e favori all’interno dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento.

Duro botta e risposta tra pubblico ministero, che ha accusato uno dei legali del collegio difensivo di essere scorretto, e difesa a tal punto da “costringere” il presidente della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento Wilma Angela Mazzara a sospendere per alcuni minuti l’udienza. Al rientro in aula ha preso la parola Filippo Ciaravella, 68 anni ex capo team dell’Agenza delle Entrate: è di fatto l’unico imputato che ha scelto di rispondere alle domande e sottoporsi all’esame al termine del quale, però, il pm Emiliana Busto ha chiesto la trasmissione degli atti in procura per “falsa testimonianza”. 

Sul banco degli imputati – per le ipotesi di reato a vario titolo di corruzione, abuso d’ufficio e truffa ai danni dell’Agenzia delle Entrate (oggi parte civile)  – siedono 12 persone. L’allora Gup Giuseppe Miceli nel processo celebrato con rito abbreviato aveva assolto otto persone – tra cui il presidente di Girgenti Acque Marco Campione e lo stesso ex presidente dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento Pietro Pasquale Leto – e pronunciato tre condanne. 

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