Agrigento

Lampedusa, corteo per ricordare le vittime del naufragio del 3 ottobre (ft,vd)

Oggi ricorre la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. Era il 3 ottobre del 2013 quando una imbarcazione con a bordo oltre 500 persone e’ affondata quando ormai si trovava di fronte la costa di Lampedusa: morirono 366 migranti, 155 furono salvati. Questa mattina più di 500 studenti provenienti da scuole ed istituti italiani […]

Pubblicato 5 anni fa

Oggi ricorre la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. Era il 3 ottobre del 2013 quando una imbarcazione con a bordo oltre 500 persone e’ affondata quando ormai si trovava di fronte la costa di Lampedusa: morirono 366 migranti, 155 furono salvati.

Questa mattina più di 500 studenti provenienti da scuole ed istituti italiani ed europei, insieme ad associazioni, rappresentanti delle forze dell’ordine, istituzioni, hanno indossato la maglietta #iosonopescatore e hanno dato vita al corteo che è partito da piazza Castello e si è concluso alla Porta d’Europa a Lampedusa per ricordare le vittime del naufragio.
“Siamo sulla stessa barca”. È quanto si legge sullo striscione del ‘Comitato 3 ottobre’ posto alla testa del corteo, tenuto in prima fila oltre ai componenti del Comitato, dal sottosegretario all’Istruzione, Giuseppe De Cristofaro e dal sindaco di Lampedusa, Toto’ Martello.

“Per costruire un futuro migliore dobbiamo custodire la memoria. Solo ricordando quello che e’ successo, possiamo impegnarci per impedire che accada di nuovo. Oggi non solo a Lampedusa ma in 30 capitali europee si celebra il 3 ottobre. Chiediamo alle istituzioni europee di votare la legge per fare diventare il 3 ottobre Giornata europea della Memoria”,  ha detto il sindaco di Lampedusa, Toto’ Martello, intervenendo dal palco di piazza Castello. Al suo fianco i rappresentanti del Comitato 3 ottobre e il sottosegretario all’Istruzione, Giuseppe De Cristofaro. “Grazie al sottosegretario all’Istruzione, lanno scorso non c’era nessuno, e questi ragazzi – ha sottolineato il sindaco Martello – mandano un messaggio importantissimo: se loro riescono a venire e a dialogare, perche’ la politica non riesce a farlo?”.

A partire dalle scuole dobbiamo ribaltare completamente il concetto con cui ci siamo confrontati in questi anni: cominciare a parlare di immigrazione non piu’ come un problema ma come una risorsa”, ha dichiarato il ministro De Cristofaro.

A seguire dal molo commerciale sono partite 15 pescherecci insieme all’imbarcazione della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza con a bordo il Sindaco Martello, il ministro De Cristofaro e le forze dell’Ordine per la deposizione di una corona di fiori nel mare di Lampedusa nel punto in cui il barcone di inabissò.

“Basta contare i morti in mare. Basta chiusure, senza dare alternative a queste persone”. E’ l’appello lanciato a margine del corteo da Tareke Brhame, presidente del comitato3 ottobre. “Abbiamo scritto una pagina storica a livello europeo. Per la prima volta abbiamo messo insieme 20 Paesi europei. La nostra domanda e’: perche’ il Governo europeo non puo’ fare lo stesso? Come stanno facendo, in questi giorni, i giovani – ha aggiunto Tareke Brhame -. Da oggi in poi bisogna dire: basta italiano, basta tedesco, basta francese perche’ siamo tutti europei. Dobbiamo lavorare tutti insieme per dare un’alternativa concreta, andare ad incidere nei paesi d’origine, dare un sostegno ai paesi di transito e aprire i corridoi umanitari”.

Dal corteo alla deposizione di fiori nel mare di Lampedusa per ricordare le vittime del 3 Ottobre

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